25 feb 2014

Il Senato sostiene il nuovo sindaco d’Italia



di vincenzo cacopardo

Abbiamo ormai capito che il giovane Renzi è un ambizioso, ma quello che lascia più perplessi è il suo incedere troppo sicuro ai limiti della presunzione. Un personaggio dedito al comando che, per sua stessa ammissione, ama le sfide. Quello che meno si sopporta.. è la figura da missionario che lui stesso vuole imporre..il suo far credere che in lui si è accesa la luce della ragione suggerita dal Padreterno..che lui è la guida illuminata..il nuovo Messia politico da seguire per risolvere tutti i nostri problemi.
Ma chi ha deciso che il nostro destino deve essere affidato nelle mani di una figura così ambiziosa, quando.. soprattutto per quanto riguarda le complesse soluzioni delle riforme istituzionali ( che rappresentano le vere regole di democrazia sulle quali si innesta il percorso politico del nostro futuro ).. queste dovrebbero essere suggerite attraverso un consenso popolare?
A detta di molti..il discorso al Senato del giovane premier è sembrato fin troppo generico ed..in alcuni punti persino retorico..il suo dilungarsi tra  ilarità e serietà.. è apparso studiato più del suo stesso programma.. dettato in linee assai sommarie. La sua ostentata diplomazia al limite della adulazione si è messa in evidenza come a voler stemperare la sua troppo scoperta ambizione. E’ un furbo comunicatore ( di cui in realtà.. oggi..avremmo poco bisogno) che però, non sembra intuire le problematiche insite alla base della politica, pretendendo di poter risolvere il tutto..attraverso il pragmatismo amministrativo di chi opera nella funzione di sindaco di un comune. A differenza di lui, nel suo stesso Partito, il giovane Civati, dimostra maggior intuito politico ed una minore determinazione, mordendo il freno in attesa dello svolgersi del programma da parte di chi si propone con enfasi come il nuovo sindaco d’Italia.
Si pensa che oggi vi possa essere bisogno di simili personalità..sperando in un loro successo e di conseguenza ad un esito positivo per il paese e questo non possiamo che sperarlo..fino a quando ancora la speranza ci accompagnerà. I tempi stringono e le figure si impongono in un gioco di comunicazione tendente a catturare consensi..ma malgrado ciò il distacco con la politica ha ancora una forbice molto elevata.

La faccenda comunque, per il giovane Matteo si farà più complicata per via delle due maggioranze con le quali dovrà convivere. Viene in proposito una frase “Nemo potest duo bus dominis servire”.ossia.. nessuno può servire due padroni, perché amerà l’uno ed odierà l’altro, e si affezionerà all’uno disprezzando l’altro. (non a caso parole tratte dal Vangelo secondo Matteo,VI,24 ). 

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