di vincenzo cacopardo
Mentre la Confindustria si astiene da qualunque giudizio su una possibile staffetta di governo asserendo che non è compito loro inserirsi in decisioni che spettano prevalentemente alla politica, ben presto saranno trasmessi in diretta sul sito del PD i lavori del Partito. Difficile non prevedere strappi in proposito!
Mentre la Confindustria si astiene da qualunque giudizio su una possibile staffetta di governo asserendo che non è compito loro inserirsi in decisioni che spettano prevalentemente alla politica, ben presto saranno trasmessi in diretta sul sito del PD i lavori del Partito. Difficile non prevedere strappi in proposito!
Si ha una
quasi certezza che Enrico Letta non acconsentirà ad una eventuale staffetta e
di contro presenterà un nuovo programma di governo estremamente impegnativo affermando
che sarà lo stesso Parlamento a pronunciarsi e decidere su di esso. Lo fa in
contemporanea con una richiesta rivolta al segretario del PD di far sapere allo
stesso Partito cosa effettivamente vuole. Si spera di non rendere più violento
un dialogo che obbiettivamente sembra ormai destinato a lacerare l’armonia di
un Partito già da tempo traballante.
Tutti al
Nazareno aspettano l’esito di questo scambio di opinioni che tiene in sospeso
il prossimo futuro politico del Paese. La sfida Renzi –Letta era già da tempo
nell’aria..in questo ultimo periodo il sindaco di Firenze ha tirato fuori discorsi
poco chiari nei confronti del governo e lo ha fatto in modo simulato..
lanciando pietre e nascondendo poi la mano..dando un colpo al cerchio e due
alla botte, al fine di non spingersi oltre..ma nel contempo demolendo
lentamente un’attività governativa che, in realtà, non ha dimostrato alcuna vera
forza innovatrice. Possiamo capire la difficile posizione di un premier
inserito in un’attività governativa perennemente colpita dagli scandali
relativi ai propri ministri, ma sta di fatto.. che questo governo, fin oggi,
non ha dimostrato di saper condurre un programma secondo le logiche che il
Paese si aspettava.
Vi è poi
una considerazione che potrebbe anche non essere sottovalutata e cioè.. che tutto
ciò che sta accadendo in casa del Partito di maggioranza, possa essere frutto
di una strategia operata di buon accordo tra Letta e lo stesso Renzi al fine di
continuare a far apparire il giovane Matteo un vero picconatore in favore del
cambiamento che, pur lottando in seno al suo Partito, non rimane pronto a
scendere in campo se non dopo le riforme..mentre la figura più diplomatica di
Letta gli va preparando il campo.. dandogli quel tempo necessario e prendendosi
in carico le difficili incombenze del momento.. compresa quella assai rognosa del
semestre europeo.
Mentre gli
altri due capi corrente Gianni Cuperlo e Pippo Civati non fanno che esprimere
grande preoccupazione per la piega che ha assunto il confronto in seno al loro Partito,
non rimane che aspettare il risultato dell’imminente dibattito per trovare
risposte più sicure sui grandi dubbi e le incertezze che si accavallano.
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