11 feb 2014

la ridicola tesi complottista di Friedman

di vincenzo cacopardo

Più che una tesi complottista, il colpo giornalistico di Alain Friedman, somiglia  ad uno dei tanti pettegolezzi da cortile per colpire ad ogni costo il presidente Napolitano..producendo così gran chiasso per rendere pubblicità al suo libro.
La stampa estera..compreso tanti dei loro giornalisti.. trovano ancora pane per i loro denti, approfittando della lunga crisi che attanaglia il nostro Paese, ma in questo loro gioco ..dimenticano il pericolo che possono rendere simili indiscrezioni che aprono la stura ad ulteriori maldicenze di cui oggi se ne dovrebbe fare a meno, gettando ombre inutili sul nostro capo dello Stato..
Questo stupido.. quanto dannoso scoop, sembra dimenticare quali compiti delicati ed importanti assume il nostro Capo dello Stato nei momenti difficili in cui ogni governo diventando debole..lascia intravvedere pericoli sulla stabilità economica del Paese. Alain Friedman non può sottacere che il nostro Presidente, in quel periodo.. dovesse opportunamente prestare attenzione ad una crisi istituzionale in corso, né può tralasciare il fatto che nelle facoltà di Napolitano vi possano essere consultazioni anche informali che… a differenza di quelle formali..servono a prevenire.
Come dovremmo valutare allora..il recente incontro di ieri al Quirinale con Matteo Renzi?..una nuova circostanza per il prossimo colpo di Stato?
Il carattere capzioso della tesi complottista di Friedman che appare alquanto approssimativa, non pare tener conto del fatto che.. se gli stessi berlusconiani avessero avuto dubbi di un atto illecito contro la Costituzione da parte di Napolitano, si sarebbero astenuti successivamente dal votare in favore di una sua rinomina.
Si può mai sollevare un simile ed inutile polverone? Che possa pensare ad un complotto una Santanchè, totalmente sottomessa al pensiero supremo del suo capo Berlusconi..potrebbe starci, ma fa specie constatare che vi possa essere qualche politico più arguto e preparato, disposto ad accodarsi ad una simile idea.
Resto più che certo che Napolitano si sia mosso in difesa degli interessi Paese e fa male constare come una certa politica possa ripagare il suo  impegno (giusto o sbagliato che sia..ma non certamente avverso ai fondamentali principi della Costituzione) con continue maldicenze. …Fa anche ridere lo scatenarsi di certi paragoni con Pertini, il cui mandato non può… per l’evidente differenza di un contesto storico politico…essere messo in paragone con quello dell’attuale Capo dello Stato.

Per una certa stampa tutto assume contorni ampliati, tutto è discutibile, il dubbio deve diffondersi..più ombre si gettano più si colpisce l’attenzione del lettore…l’importante è sottolineare con enfasi che Matteo Renzi è arrivato al Quirinale a bordo della sua SMART 

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