24 feb 2014

QUESTA NOSTRA POLITICA… SENZA METODO E FUNZIONALITA’


di vincenzo cacopardo

Nasce un governo e nascono i nuovi conflitti d’interessi.
Un potenziale conflitto da parte della neo ministra Guidi per via delle commesse dell'azienda di famiglia, la Ducati Energia, con Enel, Poste, Ferrovie con le naturali  conseguenze politiche. E’ inutile entrare nei dettagli di una storia che sta riempiendo le pagine di tutta la  stampa del nostro Paese.
Si mette ancora una volta in forte evidenza l’impossibilità di procedere nella comune casa dei poteri per la determinazione di una governabilità che non può più vedere il condizionamento dei ruoli della politica. Via.. via.. che questo governo, come altri, procederanno nel loro cammino… ci accorgeremo di quanti altri conflitti nasceranno e si moltiplicheranno. Primo fra tutti quello che ancora oggi si sottovaluta e che vede un segretario di Partito condurre il ruolo di primo ministro ed un altro che guida il potente ministero degli interni.. restando al comando del suo Partito.
Si potrà continuare ad affermare che è sempre stato così e che questa non rappresenta in sé una novità, ma sicuramente rimane una delle vecchie anomalie che contribuiscono, non poco, a condizionare l’iter di una politica che si dovrebbe  funzionale  e mai così conflittuale…La politica continua a dormire..sottovalutando questa lunga serie di singolarità..non provvedendo a disciplinare i Partiti..e sopravvalutando la funzione di una legge elettorale ancora più singolare..al solo fine di proteggere quel “totem” della governabilità… tanto scorretta… quanto instabile poiché non sostenuta alla base.
Altro che democrazia..altro che capacità politiche..altro che cambiamento…quello che sta accadendo oggi è.. in parte una finta opera di restauro..(per non dire di restaurazione) ma anche, un’azione di chiusura alle vere idee ed all’innovazione. Quel saccente pragmatismo di chi non riesce a vedere oltre il proprio naso..o che, per ambizione, ritiene di avere in mano lo scettro per le soluzioni del Paese, contrasta con l’evidenza continua delle stravaganti anormalità insite in una politica  condotta senza metodo e funzionalità.  
La politica è sicuramente una scienza…ma rimane anche arte nella esplicazione delle sue idee!   Se deve avere la funzione di “regolare i rapporti tra i cittadini e governare lo Stato”, proprio per questo, il principio specificato in quel verbo “regolare” che ne dovrebbe indicare la strada, non potrà che risultare propedeutico ed utile ad ogni azione del “governare”.  Un percorso giusto ed equilibrato dovrebbe essere quello di ascoltare  e proporre ed in seguito, interpretare e governare. Fino a ché la governabilità sarà identificata come l’unico e principale “scopo”  non tenendo conto della base funzionale del suo percorso, continueremo nella logica costante di queste figure e dei governi inventati condizionati dagli evidenti conflitti e dai giochi di potere.. 


Oggi un governo procederà verso le riforme..ma esse saranno il risultato di un’azione condotta dalla fretta e da un unico desiderio strategico di governare e non da come le vorrebbero i cittadini!..La fretta..la mancanza di idee..i conflitti ed una ottusa determinazione, continueranno a condizionare il futuro della politica del Paese.

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