di vincenzo cacopardo
Non c’è dubbio che Grillo nel suo dialogo pone tanti dubbi
sui quali non gli si può dare torto..soprattutto quando accenna alle discrasie
del sistema… al potere delle banche e delle potenti lobbies.
Ma se la sua posizione in partenza è positiva, finisce sempre
col concludersi in modo spropositato..definendosi con un assolutismo senza
precedenti che non potrà mai dare un positivo sviluppo al suo movimento. Così
ancora una volta, Beppe Grillo, non ha perso l’occasione di mettere in
difficoltà il suo “ebetino”( come lui stesso lo ha ripetutamente definito)..urlandogli
di non essere credibile in quanto fin troppo amalgamato col vecchio sistema.
Nell’assordante silenzio dei suoi accompagnatori, membri del
Movimento, Grillo, ha ancora una volta, potuto dimostrare la totale oligarchia
regnante in M5S.
Sull’altra sponda..è sembrato commovente (per non dire imbarazzato)
il commento di Renzi di fronte ai giornalisti..all’uscita ..allorquando accenna
ad un affettuoso abbraccio al popolo che ha votato in favore del Movimento pentastellato:
La sua estrema sottomissione all’irrispettoso comportamento ai limiti di ogni
masochismo, dopo un simile trattamento, fa pensare.. se messa a confronto con una
certa disponibilità di accattivarsi un loro possibile consenso.
Ma non possiamo tralasciare l’evidente e persistente
atteggiamento di Grillo nel voler ridicolizzare ogni aspetto istituzionale,
buttando sulla teatralità ogni percorso della politica odierna. Tutto ciò era prevedibile..ma per Renzi ogni occasione va
presa ed usata, secondo le regole del suo copione che deve mettere in evidenza
un decisionismo ed una determinazione fuori dal comune per attirare gli animi
di una buona parte del nostro Paese.
Mentre la stampa continua a decantare il dialogo dei due
contendenti in streaming..proiettandolo all’infinito e proponendovi sondaggi, non
si perde occasione di esaltare, ancora una volta, una gara tra le figure,
dimenticando l’indispensabile immedesimazione degli impellenti programmi.
Lo show vince e la politica perde!
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