22 feb 2014

Nuovo governo: molta immagine..meno qualità!


UN CARENTE ROTTAMATORE
DI VINCENZO CACOPARDO

Adesso che la montagna ha partorito il topolino, vedremo gli esiti e le capacità di un organo governativo che si voleva a tutti i costi di immagine giovanile. Assai poco.. sembra aver contato.. la determinazione di una qualità di fronte alle scelte che continuano a condizionare le solite logiche di interesse dei Partiti.
Nutrendo non pochi dubbi su una possibile rivoluzione dell’assetto costituzionale attraverso le dovute riforme, possiamo solo augurarci che.. questo governo d’immagine..riesca quanto meno a mettere mano alla riforma sul lavoro per poter dare un po’ di respiro e frenare le contestazioni dovute di una classe lavoratrice che negli ultimi tempi si è sentita abbandonata dalla politica.
Oltre ai dubbi sulle capacità di poter approntare quelle necessarie riforme determinanti per il futuro..che sembrano affidate alla giovane ministra Boschi..la quale, per quanto di bell’aspetto, non pare offrire molta fiducia, imitando di continuo il suo leader nel triste copione: “Noi vogliamo un bipolarismo perfetto che possa offrire una governabilità sicura”, ed in tal modo dimostrando ogni dubbio sulla totale mancanza di logica della visione di una politica che dovrebbe lavorare in favore della base, altre incertezze potremmo nutrire sulla neo ministra per le Regioni..la quale sembra aver votato incoerentemente contro il suo stesso governo in seno al suo Partito..Ma con quale prospettiva si può guardare ad un futuro con un simile governo?
Francamente ci saremmo aspettati di più e di meglio! Se inoltre consideriamo la totale mancanza di un progetto per il Sud avvalorata dalla mancanza di un dicastero, possiamo con ragionevolezza porci in una posizione di critica verso chi non intuisce l’importanza di un contesto del meridione che, privo di soluzioni, non potrà mai fare partire lo sviluppo e la crescita dell’intero Paese.
Possiamo forse fare forza sulle capacità di un ministero dell'Economia dove non è arrivato né il politico né un supertecnico di scuola bocconiana  sponsorizzato da Giorgio Napolitano e Mario Draghi. Pier Carlo Padoan, profilo da tecnico - capo economista e segretario generale aggiunto dell'Ocse, ha un passato da consigliere economico con i governi di centrosinistra D'Alema e Amato. Un curriculum nutrito del neoministro con incarichi internazionali che potrebbe far sperare in qualcosa. Troppo poco per chi si sarebbe aspettato da un “rottamatore” maggior coerenza ed una vera rivoluzione su programma e figure.
Se oggi si pensa di superare i problemi attraverso l’unica risorsa delle figure giovanili, difficilmente si potrà pensare di cambiare in una visione positiva. Il tema generazionale deve essere rivisto in termini di idee e di capacità innovative…il nostro Paese ha bisogno di qualità e non di immagine!




Nessun commento:

Posta un commento