21 feb 2014

Risposta ad un comunicato Stampa del Movimento Gente Onesta:


Il Presidente Napolitano, in questi anni ci ha insegnato come, una carica
istituzionale considerata dalla Costituzione "di garanzia" si possa
trasformare in carica politica ed addirittura "governativa" in poche
semplici mosse: 
1) costringere un governo che per quanto inviso ai più era
comunque stato eletto legittimamente da libere elezioni; 
2) nominare un professore amico dei mercati senatore a vita (perchè questo? non era sufficiente nominarlo presidente del COnsiglio?); 
3) Dichiarare di non voler essere rinominato Presidente per poi accettare imponendo l'accettazione della sua linea, pena le dimissioni ed il caos
istituzionale;
4)Nominare un altro membro del Bildelberg presidente del
Consiglio anche in questo caso senza ritenere più opportuno permettere al
Popolo di esprimere; 
5) accettare che questioni interne al partito di maggioranza relativa determinino la politica nazionale nominando il nuovo segretario del PD (nonchè Sindaco di Firenze) senza nemmeno un passaggio parlamentare (dunque il terzo in due anni) che ne confermi la legittimità. Se a questo si aggiunge la richiesta di cancellazione delle intercettazioni telefoniche relative a colloqui con Mancino, sotto processo per mafia, l'aver ricevuto un condannato con tutti gli onori spettanti ad un leader politico qualunque (Silvio Berlusconi), la Sua "sensibilità" (chiamiamola così) rispetto alle richieste da parte dei tecnocrati europei, non comprendiamo davvero quale credibilità istituzionale abbia più il nostro Presidente della Repubblica, quale garanzia oramai sia per il popolo italiano, la sua funzione ecc.
Noi del Movimento Gente Onesta, a differenza del M5Stelle, non chiediamo l'impeachment, ci chiediamo se è più credibile la sua presidenza. 
Giuseppe Prete Presidente
  

Rispondo a questa comunicato inviatomi di recente:
Con tutta la stima che si può nutrire per un Movimento che si ripromette di porre in prima fila l’integrità morale, ormai calpestata nel nostro Paese…non posso condividere questa posizione espressa dal suo Presidente.  
Dubito fortemente che nelle volontà del nostro Presidente Napoletano vi sia il desiderio di non ottemperare alle sue funzioni di garante… Se la lettera intende prescindere dalla incapacità che la politica in questi ultimi anni ha dimostrato..allora    sarebbe anche giusto porsi un dubbio sulla credibilità dell’anziano Presidente. Ma sappiamo tutti quanto il percorso politico dell’ultimo ventennio, invertendo di colpo una rotta..attraverso un sistema bipolare quasi inventato, abbia costretto le azioni della politica indebolendo fortemente l’assetto istituzionale..lasciando spazio all’incapacità dei Partiti e quindi allargando necessariamente i compiti del nostro anziano Presidente.
Una lunga serie di anomalie che ha incancrenito tutta l’attività politica  ed ha, in tal modo.. anche messo in crisi quella “mancata attribuzione dei poteri di indirizzo politico al Presidente della Repubblica, per fa sì che tali poteri vengano accentrati nel raccordo Parlamento – Governo”. Un raccordo che oggi sembra essere intaccato e desta serie preoccupazioni per la garanzia dello stesso principio di democrazia costituzionale: i due ruoli non riescono più ad operare in condizioni di indipendenza e, pur nella loro distinzione funzionale, risultano condizionati da un pressante potere partitico che li sottomette al proprio interesse. La tendenza equilibratrice che si voleva tramite il raccordo ed affinché a nessuno dei due poteri potesse essere assegnata una condizionante prevalenza, non sembra oggi possibile.
Questa è già di per sé la vera ragione per la quale si ha l’impressione che il nostro anziano Presidente abbia prevaricato un suo compito…ma  in realtà..sembra più esserne rimasto ingiustamente imprigionato. Se a ciò aggiungiamo anche il fatto che quasi tutto il popolo dedito alla politica lo ha invocato.. pregandolo.. affinchè restasse…non possiamo che rendergli grazie.

La vera e primaria colpa ricade sulla politica che in questi ultimi anni non è stata capace di rinnovarsi ed operare le giuste riforme…Ammesso e non concesso.. volessero darsi colpe al nostro Presidente..questi rimarrebbero peccati solo veniali.. rispetto a quelli gravissimi della politica inetta condotta dai Partiti.
vincenzo cacopardo  

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