18 mar 2014

Europeisti ed antieuropeisti..La discordia aumenta..



CAMBIARE LE REGOLE DEL GIOCO? PER IL PREMIER MATTEO RENZI  LA ANALOGIA CON LO SPORT E’ ORMAI CONSUETUDINE.

di vincenzo cacopardo
Volando in Germania dopo essere passato dalla Francia, Matteo Renzi ha incontrato Angela Merkel. Col tono di chi intende proteggere il nostro Paese in Europa, il giovane premier ha giustamente chiarito la posizione della nostra Nazione "L'Italia vuole guidare l'Europa perchè non siamo l'ultimo vagone" Queste le parole che hanno scosso la Merkel la quale risponde dicendosi molto colpita dal cambiamento strutturale che si sta verificando in Italia..e sorpresa dal coraggio dimostrato da Renzi.
A differenza di ciò che la stampa tedesca asseriva, le proposte argomentate dal nuovo Premier, sembrano convincere Berlino. La Merkel è dunque sicura che il nostro Paese non sforerà i parametri rispettando il fiscal compact…E non poteva che essere così..dato che le parole di Matteo Renzi viaggiano..adesso.. per convincere sia il nostro… che tutti gli altri Paesi dell’area europea.
Nel ribadire che le riforme sono fatte per noi ed i nostri figli e non per i partner europei, Matteo Renzi ha sottolineato l’orgoglio stesso dell’Italia per un  cambiamento necessario anche al fine di credere ad una unione Europea che non deve apparire come la causa dei nostri problemi ed aggiunge: “Bisogna cambiare le regole del gioco”. Dal canto suo la Cancelliera si è limitata a dichiarare che si continuerà a vigilare perche’ le parole del governo italiano si trasformino in concreti provvedimenti.

Se cambiare regole del gioco nello sport è una cosa…cambiarle in politica non è lo stesso…la politica non è un gioco! Il vero problema…adesso.. si presenterà nei fatti e cioè al momento di trovare le risorse per le quali Renzi sembrerebbe essere tranquillo: L’opera di convincimento verso l’Europa era importante e non poteva che essere esposta con il solito positivismo e la determinazione innata che lo contraddistingue….insomma non ci si poteva che aspettare questo e non certamente un pianto da parte dell’Italia in favore di un tentativo di sforamento dei conti. In proposito non pare nemmeno essere mancata una sviolinata in favore del Paese della Cancelliera.. allorquando il Presidente del Consiglio ha ribadito che dopo 5 anni di sconfitte si deve cambiare gioco…anche attraverso un modello che potrebbe essere dato dalle politiche del lavoro tedesche.
La posizione di Renzi è stata netta a favore di quell’Europa che pare intensificare un predominio tedesco..mentre nei Paesi si va intensificando il divario tra i proeuropeisti e  antieuropeisti. Lo scenario internazionale vede in Francia il partito del Fronte nazionale di Marine Le Pen aumentare nel consenso a dismisura ed in Italia.. il Movimento di Grillo che insieme alla Lega tocca quasi il 30% dei consensi nazionali …tutti avversi alla  politica europea e contro la sua moneta.
In questo quadro… al di là di ogni regola del gioco (come la intende Renzi) bisognerebbe capire se una politica europea non debba potersi esprimere meglio attraverso una logica che possa soddisfare le esigenze dei propri Paesi oltre che sul piano economico anche in quello delle esigenze strutturali e della cultura.
A tal proposito… la Comunità europea pare lavorare per il preciso compito  di semplificare ogni percorso dei singoli Paesi ed allo scopo di poter dirigere la sua politica attraverso due sole linee in seno al Parlamento Europeo (che oggi si identificano nel PPE e nel PSE -una sorta di centrosinistra e centrodestra). Così facendo.. si vuole premere per rendere più semplificativo il quadro e garantire maggior forza ad una governabilità internazionale…continuando a mortificare una cultura e la libera azione delle idee e dei Partiti….
      









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