14 mar 2014

L’APOCATASTASI DI MATTEO


di vincenzo Cacopardo

In termini prettamente filosofici,  traendo l'ipotesi dalla fisica di Eraclito, l'apocatastasi indica il "ristabilimento" dell'universo nel suo stato originario. (La relazione è con il compimento del giro di rivoluzione di un astro che ritorna alla sua originaria posizione). Eraclito asseriva che tutti coloro che vivono sulla terra sono condannati a restare lontani dalla verità a causa della loro miserabile follia che consisteva nel "placare l'insaziabilità dei sensi" e nell'ambizione al potere. Lui ne restava immune poiché ne rifuggiva, ma il suo pensiero.. è sempre stato particolarmente difficile da comprendere ed interpretato nei modi più diversi. 
Tornando al significato del termine “apocatastasi”, nella concezione neoplatonista.. sta ad indicare il ritorno dei singoli enti all'unità originaria, un ritorno possibile tramite l’ascesi filosofica. Un termine che venne usato dagli stoici antichi per indicare il riformarsi e ripetersi, in tutti i suoi particolari, del mondo dopo la sua distruzione. Oggi, questo termine poco usato, sta ad indicare sinteticamente un ritorno del mondo alla sua primitiva perfezione.
Un termine che ben si concilia con l’opera ambiziosa del giovane sindaco d’Italia sul quale tutti noi ormai sembriamo dover porre ogni speranza: Se Grillo col suo movimento è stato uno sprone nel placare quell'”insaziabilità dei sensi e l'ambizione al potere”, Renzi oggi, proprio attraverso l’insegna dell’apocatastasi, sembra volersi dedicare in direzione di un ritorno del Paese verso l’opera di un effettivo compimento. Non si tratta in realtà di rimettere a posto le cose nella primitiva perfezione dopo il decadente periodo di distruzione, sebbene di compiere quel giro “di rivoluzione astrale” rimettendo al loro posto le funzioni istituzionali e quelle di una politica economica ormai smarrite in un’orbita gravitazionale extraterrestre. Il giovane Premier nell’opera di “ristabilire”.. (come nella visione cosmologica della realtà), essendo sotteso agli eventi, potrà trovare immense difficoltà nel riordinare e riedificare un mondo quasi annientato dalle incapacità.
Per chiudere l’argomento sul piano della filosofia stoica in relazione al ciclo dei mondi reiterati…(distruzioni e riedificazioni) giusto appunto quello che viene definito come l'apocatastasi : Se è vero che la ragione presuppone una perfezione logica sempre identica a se stessa, è anche vero che il tempo ha un andamento ciclico, (e cioè tutti gli eventi sono destinati a ritornare uguali a se stessi e sempre nella stessa e medesima forma).
Una comparazione un pò cinica, ma che potrebbe persino avere dei risvolti positivi..  se diretta al lavoro del giovane Renzi..Comunque sempre relativa ad un processo naturale corrispondente ad una realtà scientifica.










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