VALUTAZIONI PRIVE DI PREGIUDIZI
Alcuni ritengono che Matteo Renzi dimostri oggi una determinazione
utile per il Paese... altri, valutandolo nel metodo, pensano che troverà mille
difficoltà nel riscontro delle risorse per le coperture opportune. Il mio
giudizio è tutt’altro.. e si fonda su un concetto di merito di ciò che lui intende compiere. Un giudizio che non deve apparire come il capriccio di chi
ostinatamente vorrebbe vedere una sua debacle, ma che entra nello
specifico di ciò che lui vorrebbe conseguire allo scopo di togliere una vera forza alla
politica di base.
In primis.. il suo decantare il modello bipolare adducendolo
come l’unico possibile per poter ottenere una governabilità..poi il suo
esternare con troppa facilità alla semplificazione della politica..il
suo plauso verso due contendenti che si battono a modi partita di calcio…il suo
incisivo “chi vince comanda”, sono
tutti motivi che non possono essere condivisibili per chi, amando la politica,
vede in essa la definizione di procedure più utili e significative proprio per
l’esplicazione della sua funzionalità.
La semplificazione, con la quale Renzi si appresta a voler
riformare.. non è detto possa essere convincente solo per il fatto che si
potrebbero abbattere costi e diminuire le spese, poiché un disegno più solido..
ricercato e proposto con maggiore approfondimento, potrebbe egualmente diminuirne
i costi..non omettendo di renderla più sicura e funzionale. Se oggi in tanti guardano al nuovo Premier
come colui che si compenetra nella ricerca delle soluzioni, restando solo
incerti sul metodo col quale si muove, in meno si pronunciano sul merito delle
sue scelte. Ciò mette ancora più in evidenza la particolare ascesa al governo
sostenuta dal NCD, ma condizionata nelle riforme dal Partito del Cavaliere: Anche
Berlusconi è un bipolarista accanito ed ancor più semplificativo dello stesso
Renzi... e questo legame sui principi li terrà uniti nella costruzione delle riforme più importanti
che si dovranno operare.
Al di là delle riforme sul lavoro e delle sue promesse da
venditore “venghino venghino”, la mia valutazione sulla politica di Matteo
Renzi, pur riconoscendone le capacità comunicative ed una certa conoscenza
amministrativa, rimangono di merito e relative proprio alle prossime
trasformazioni che si dovranno affrontare sulle riforme più importanti che
condizioneranno il futuro di tutta la politica. Sono valutazioni, prive di altri pregiudizi,
che trovano spunto dal suo modo di operare assai yankee..attraverso l’uso di una
riduttiva visione della politica che sembra dover operare al solo scopo di ottenere
una qualunque governabilità e senza la ricerca di una base costruttiva più
solida.
Nel suo modo di muoversi anch’egli commette l’usuale errore
di guardare in modo fin troppo esterofilo al metodo usato dagli altri Paesi.. non
immedesimandosi attraverso la ricerca verso un modello personalizzato connesso
alla cultura storica del nostro Paese che è nata anche dal pensiero di valide figure politiche del passato che guardavano in profondità i valori costruttivi legati alla nostra Nazione.
vincenzo cacopardo
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