30 apr 2014

La libera comunicazione del Cavaliere..un argine al Movimento 5stelle?


UNA SINGOLARE PENA
di vincenzo cacopardo 
Col solito documento piegato nella mano destra che  di continuo sventola per richiamare l’attenzione su un impegno ( esclusivo oggetto di una sua comunicazione) Silvio Berlusconi, intervistato da Corrado Formigli, persevera contro una corrente della giustizia con finalità di intervento politico. Insiste dichiarando ridicolo pensare che possa ritenersi  rieducato con la consegna ai colloqui quindicinali con gli assistenti sociali. 
Se.. per questa pena da scontare non si può che essere d’accordo anche per il semplice fatto che gli rende una immensa possibilità di comunicare attraverso un teatrino a dir poco spettacolare, sembra più difficile pensare che le sue parole circa la magistratura politicizzata, lasceranno il Tribunale di sorveglianza in silenzio dopo le ordinanze imposte il 15 aprile scorso dal provvedimento della Sorveglianza. Potrebbero persino costargli una agibilità politica spedendolo agli arresti domiciliari.
Con la solita ossessione del “colpo di Stato” riguardo alla sua sentenza, il Cavaliere continua a provocare, ma quello che non si percepisce bene è la convenienza dato il fatto che l’attuale pena gli offrirebbe maggiori vantaggi. Vantaggi che.. tra l’altro.. non dovrebbero essergli offerti e che si interpretano come un errato insegnamento per quei cittadini i quali si sentiranno di poter commettere frodi appellandosi alla ridicola pena di quattro misere ore alla settimana.
Un ulteriore anomalia del sistema giudiziario che sembra solo continuare ad ammonire Berlusconi con avvisi e senza decisioni definitive.. non esistendo un vero tetto alle diffide oltre il quale scatta in automatico la perdita del beneficio. Ma nell'intervista a Formigli, l'ex presidente del Consiglio chiama in causa anche il capo dello Stato, reo di non avergli concesso motu proprio la grazia. Un’ulteriore provocazione che oggi viene permessa ad un simile personaggio politico al quale continuano a proporsi interviste.
E’ più che chiaro, quindi, che tali concessioni non possono che essere volute in forza della maggiore preoccupazione di oscurare la figura di chi potrebbe.. in un certo senso.. arginare un più ampio consenso alla politica di Grillo: Si rende aiuto ad una comunicazione di Berlusconi perché il suo Partito dovrebbe porsi come l’unica vera opposizione al governo..potendo così limitare la marcia di un Movimento antisistema che continua a mettere ansia ai potentati vigenti.
Da ciò anche l’attaccamento studiato a tale personaggio promosso dal furbo sindaco d’Italia che non perde occasione di approfittarne.   




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