di vincenzo cacopardo
Nella logica del momento politico del Paese ..i
Partiti più piccoli ..dovrebbe muoversi tutti a difesa dell’opera di
perforazione delle truppe di Grillo: il maglio di sfondamento verso la spessa
porta che tiene chiuse le mura dell’antica fortezza, dovrebbe essere
accompagnato e sorretto dai tanti piccoli Partiti e movimenti che altrimenti
rischierebbero di restare per sempre tagliati fuori e divisi dalle granitiche mura a difesa delle riforme volute da Renzi e soci.
Questo non perché si voglia per via di principio essere
contro le riforme, ma al contrario… proprio perché queste le si vorrebbero
utili e funzionali e non di chiusura verso chi, attraverso il pensiero, potrebbe
apportare idee.. precludendo ogni libero contributo al tema del cambiamento.
La strategia vincente per i piccoli Partiti non potrebbe che
essere questa.. Diversa, invece, la valutazione di un definitivo legame con il
grosso Movimento 5 stelle che.. pur
rappresentando l’unica forza in campo alla quale unirsi per un deciso mutamento,
non sembrerebbe completarsi nel percorso di rinnovamento più utile
corrispondente alla realtà di un mondo in evoluzione.
Il Movimento 5 stelle appare drogato da una visione troppo
demagogica e dal pensiero dispotico di Grillo e Casaleggio che nella loro
concezione virtualistica della politica, impongono regole assolute all’interno del
loro Movimento. La loro visione democratica diretta.. appare, invero, assai
antidemocratica e poco risolutiva… ma sicuramente convincente in quell’opera di rottura.
La sopraindicata strategia dei piccoli partiti deve perciò
muoversi con le truppe di tale Movimento al fine di scardinare la spessa porta
d’ingresso sostenuta dalle imponenti mura.
A differenza degli israeliti che cinsero d'assedio le mura della
città di Gerico che poi crollarono, i piccoli movimenti ed i piccoli Partiti dovrebbero
guidare ed accompagnare l’ingresso del Movimento 5 stelle attraverso lo
sfondamento della principale porta d’ingresso (evitando di distruggere le istituzioni), salvo poi staccarsene per le
proposte alternative al cambiamento.
Per
adesso la vera battaglia che si dovrebbe operare è quella di accompagnare l’ingresso
evitando la dispersione delle forze che dovrebbero unite contrastare i principi
di un bipolarismo di chiusura definitiva (vedasi legge elettorale e
monocameralismo).
Il
rischio alternativo è quello di un attacco sconclusionato del grande Movimento alle
irriducibili mura…un attacco non risolutivo che potrebbe compromettere
definitivamente ogni altro successivo attacco a difesa della democrazia del
paese.
Nessun commento:
Posta un commento