18 apr 2014

Renzi: astuzia, fretta e loquacità…



“QUEI CAMBIAMENTI IN CORSO D’OPERA”
di vincenzo cacopardo
La sua ruota della fortuna continua a girare..Il suo sembra essere un eterno gioco..come quello a cui partecipò anni addietro...
L’abolizione del Senato e delle province si avvia in una direzione alquanto rischiosa. 
Renzi usa l’astuzia proponendo una prima fase attraverso i poteri che il premierato gli rende. Il furbo sindaco d’Italia è perfettamente al corrente che il rafforzamento di un esecutivo è poco amato da buona parte della politica.. a differenza dei tagli per l’abolizione del Senato e delle province che, uniti agli ottanta euro per i lavoratori sotto i venticinquemila euro annui, gli serviranno per ottenere un grande consenso per consolidare il proprio potere.

Le riforme sembrano davvero insignificanti se poste in termini di miglioramento delle funzioni istituzionali. Non sono utili a migliorare, ma solo a dare l’apparenza di un ridimensionamento delle spese, un risparmio che.. come pare ormai provato.. risulta addirittura esiguo.  Ma è ancora più stupefacente e desta maggiore inquietudine, il fatto di non riuscire a vedere un vero percorso costituzionale futuro di tutto questo suo progetto.

In questo modo Renzi tende a distrarre il cittadino da ogni giudizio sul pericolo che una democrazia corre per via di quel potere di comando affidato e concentrato su un’unica figura. Una figura che appropriandosi del governo, attraverso i mezzi della comunicazione e dell’informazione, riesce persino a manipolare dissensi e confronti di opinione. Così facendo.. lui e la sua corte..costringono un fondamentale principio democratico.. sostenendo la priorità di ogni azione governativa.

E’ chiaro che l'avventuroso Premier conta molto sulla possibilità di cambiare in corso d’opera alcuni punti sulle impostazioni delle riforme costituzionali (come del resto ha già fatto). Questa opportunità gli è offerta dalla mancanza totale di una seria opposizione..rendendogli quel decisionismo che, nel contempo, gli permette di ostentare con innata loquacità i suoi continui slogan… Ma desidera anche voler chiudere questo suo periodo aureo di cambiamento.. prima che avanzi un diverso orizzonte..e questa potrebbe essere la ragione della sua fretta…
Lui sa di essere protetto dal Capo dello Stato ed assecondato dalla Comunità Europea per il piano di bilancio economico del paese. Gioca molto sulla forza che gli ha reso l’infausta politica del passato ed in più non teme alcuna costrizione dall’interno del suo Partito, quindi non si pone alcun dubbio sui propri limiti, anche perché, la sua ambizione non fa che tutelarlo da ogni perplessità.


Nessun commento:

Posta un commento