25 mag 2014

Aspettando l'esito delle elezioni....


TRA MERITO E METODI PREVALE LO SCONTENTO
di vincenzo cacopardo


Si va a votare per le europee pur consapevoli che non potranno avere un effetto deliberativo sul governo del nostro Paese, ma che potranno sicuramente condizionarlo nella sua operatività. 
Se per quanto riguarda il premier Renzi si potrebbe non essere d'accordo sul merito delle riforme, per quanto riguarda il suo temibile avversario Beppe Grillo.. si è certi di non esserlo su alcuni principi di metodo,... ma si rimane consapevoli che lo scontento attraverso un forte astensionismo prevarrà... sopraffatto da una incertezza mai cosi evidente.
Grillo cavalca la rabbia e la voglia di un cambiamento totale del sistema politico e Renzi vorrebbe offrire un barlume di speranza attraverso un decisionismo fin troppo ostentato ed una evidente ambizione.. rimanendo in parte.. legato ad un sistema.

Non sembra giusto prendere alcuna posizione in proposito ma solo far notare quanto l’uno si ritrovi determinato con lo stesso assolutismo dell’altro..Se Grillo, nella sua opera di cambiamento, pare tirarsi indietro da ogni responsabilità governativa, Renzi pretende di cambiare il Paese con la forza di un decisionismo illimitato. Grillo non dimostra superbia, ma timore unito a programmi spesso demagogici, Renzi, al contrario, finisce col dimostrarsi privo di umiltà, con progetti più fattibili e sempre più populisti, ma senza un utile riscontro con una politica più funzionale.
Tutte le riforme del nuovo sindaco d’Italia sono studiate ad arte per chiudere definitivamente la strada ad una politica più libera nel pensiero e questo.. proprio per salvaguardare una governabilità sicura. Mentre Grillo, pur nella visibile volontà di voler mutare un sistema politico marcio... predicando in favore una fantasiosa democrazia diretta, non sembra dimostrare le dovute capacità governative..

Ambedue non lavorano per una ricerca appropriata verso un equilibrio che possa riscontrare ulteriori formule…e questo oggi…dovrebbe accendere il pensiero dei tanti che guardano alla politica in senso più logico e funzionale non privo di una necessaria dose di umiltà: Cambiare è più che necessario, ma cambiare in peggio od in modo illogico, potrebbe arrecare maggior danno al processo di crescita dell’intero Paese.
Una cosa sembra certa: In un modo o in un altro Renzi dovrà affrontare il semestre alla Commissione europea e se Grillo prenderà il 30% dei voti staccandosi di pochi punti dal suo partito rivale PD, porrà dei problemi nell' operato del Premier rispetto alle figure della politica europea e soprattutto per le prossime elezioni nazionali delle quali lo stesso Capo dello Stato non potrà non tener conto.
Si va dunque ad un voto che sull'immediato potrà cambiare poco, ma che condizionerà certamente il futuro assetto della nostra politica Nazionale   
       

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