di vincenzo cacopardo
Un po’ troppo ostentate le ultime dichiarazioni di Renzi
contro il suo attuale avversario politico Grillo: Renzi ha perseverato sulla
figura del leader del Movimento 5S, mettendola in risalto come
quella di un comico dittatore. Il sindaco d’Italia ha poi affermato, in proposito ai recenti fatti dell’Expo, come un certo malcostume sia rimasto legato a scomode figure del passato che non appartengono più al suo
Partito…(stigmatizzando il netto distacco con esse). Continuando poi.. con i
soliti slogan a cui troppo spesso si aggrappa, ha messo in evidenza una ostentazione
pari alla paura di poter essere sorpassato nei consensi dall’unico vero
concorrente politico che oggi gli si oppone.
Ancora più farneticante è sembrato il commento di Berlusconi (ormai
isolato nel suo percorso) sul comico di Bogliasco definito addirittura “un sanguinario”.
In questa sua espressione più spropositata che ostentata.. si evidenzia tutto
il panico di un uomo che ormai vive nel timore di non poter restare alla
ribalta.. propagandando senza alcuna remora qualunque liquidazione dei prodotti
di una certa “politica”: dalle dentiere..alle casalinghe, dai cani… alle
pensioni minime a mille euro e tutto ciò che può essere utile al fine di
attrarre consenso…Per il resto il vuoto!
Le offese contro Grillo ed il suo Movimento… fin troppo
ostentate, non potranno che tornare indietro a favore dello stesso, il quale
cavalcando il consenso della rabbia è sicuramente più attendibile nella marcia
verso la rottura del sistema, ma assai meno per il futuro di un Paese che
sembra non trovare altre strade più equilibrate…Ha comunque ragione a
sostenere che oggi il suo movimento tende ad arginare ogni pericolosa deriva di
violenza portata da quella stessa rabbia.
Ma a chi si deve dare conto..se non vi sono alternative? Grillo
è l’emblema della rottura al sistema, ma non offre un futuro sicuro, attaccando in modo fin troppo pretestuoso la figura di Napolitano. Renzi
rappresenta l’ipocrisia di un cambiamento costruito su un sistema che in realtà non
intende cambiare. Berlusconi appartiene definitivamente al passato. I non
votanti rappresentano il partito virtuale di coloro che non credono più a
queste regole della politica.
In tutto questo bailamme
una cosa sembra certa e la storia lo insegna: Prima o poi..la rabbia ha maggior possibilità
di vincere su qualunque ipocrita cambiamento.
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