19 mag 2014

Rabbia e ipocrisia di un falso cambiamento


di vincenzo cacopardo
Un po’ troppo ostentate le ultime dichiarazioni di Renzi contro il suo attuale avversario politico Grillo: Renzi ha perseverato sulla figura del leader del Movimento 5S, mettendola in risalto come quella di un comico dittatore. Il sindaco d’Italia ha poi affermato, in proposito ai recenti fatti dell’Expo, come un certo malcostume sia rimasto legato a scomode figure del passato che non appartengono più al suo Partito…(stigmatizzando il netto distacco con esse). Continuando poi.. con i soliti slogan a cui troppo spesso si aggrappa, ha messo in evidenza una ostentazione pari alla paura di poter essere sorpassato nei consensi dall’unico vero concorrente politico che oggi gli si oppone.
Ancora più farneticante è sembrato il commento di Berlusconi (ormai isolato nel suo percorso) sul comico di Bogliasco definito addirittura “un sanguinario”. In questa sua espressione più spropositata che ostentata.. si evidenzia tutto il panico di un uomo che ormai vive nel timore di non poter restare alla ribalta.. propagandando senza alcuna remora qualunque liquidazione dei prodotti di una certa “politica”: dalle dentiere..alle casalinghe, dai cani… alle pensioni minime a mille euro e tutto ciò che può essere utile al fine di attrarre consenso…Per il resto il vuoto!

Le offese contro Grillo ed il suo Movimento… fin troppo ostentate, non potranno che tornare indietro a favore dello stesso, il quale cavalcando il consenso della rabbia è sicuramente più attendibile nella marcia verso la rottura del sistema, ma assai meno per il futuro di un Paese che sembra non trovare altre strade più equilibrate…Ha comunque ragione a sostenere che oggi il suo movimento tende ad arginare ogni pericolosa deriva di violenza portata da quella stessa rabbia.

Ma a chi si deve dare conto..se non vi sono alternative? Grillo è l’emblema della rottura al sistema, ma non offre un futuro sicuro, attaccando in modo fin troppo pretestuoso la figura di Napolitano. Renzi rappresenta l’ipocrisia di un cambiamento costruito su un sistema che in realtà non intende cambiare. Berlusconi appartiene definitivamente al passato. I non votanti rappresentano il partito virtuale di coloro che non credono più a queste regole della politica.


In tutto questo bailamme una cosa sembra certa e la storia lo insegna: Prima o poi..la rabbia ha maggior possibilità di vincere su qualunque ipocrita cambiamento. 

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