17 mag 2014

GUARDARE ALL’ EFFETTO... PIU’ CHE AL PROGETTO


A differenza di tanti, io non sono così negativo sull’effetto che potrebbe scaturire da un successo del Movimento 5 Stelle, non perché sia con Grillo e Casaleggio (dei quali ho definito puntualmente l’assolutismo e l’autocrazia imperante in seno al loro movimento) ma perché credo che questa sorta di sfondamento delle spesse “mura di Gerico del sistema.. possa essere un’azione più utile al cambiamento: il difetto, in questa fase, forse sta nell’esigere da costoro un progetto preciso oltre alla più decisa azione di rottura.
Potrei filosoficamente aggiungere, attraverso una retorica diversa:- “per aspera ad astra”  (alle stelle attraverso le asperità) un motto che sta ad indicare che senza sacrifici non si realizzano gli ambiziosi traguardi. Ora…se quelli di Renzi e di coloro che lo hanno preceduto, possono apparire dei sacrifici, restano comunque sempre connessi ad un sistema che rimane costantemente immutato: Insomma ….se per realizzare un vero cambiamento occorrono sacrifici e se questi non sono utili al mutamento di un sistema ormai marcio ed antifunzionale come il nostro, io non avrò cambiato nulla, se..altrimenti ..il sacrificio comporterà un deciso cambiamento di rotta…allora avrò contribuito ad una vera metamorfosi…Quasi per tradizione..il nostro Paese resta  impaurito da questi forti cambiamenti, ma in parte affascinato dal nuovo che avanza..e questa è la ragione dei forti consensi!
Potrebbe apparire retorica, ma credo che l’opera del Movimento 5 Stelle debba essere vista solo in un’ottica innovativa per cambiare. Naturalmente una visione che desta paura perché qualsiasi mutamento pone dubbi e perplessità soprattutto quando si rischia di poter provocare danni assai maggiori in una società.
A tal proposito… penso che, in questa prima fase, lo sfondamento di un sistema malato come il nostro, potrebbe risvegliare (come del resto in parte ha già fatto) le coscienze ed il modo di agire di una vecchia Repubblica rimasta assonnata per un lungo periodo. Ma credo anche che subito dopo lo sfondamento, i nostri cittadini non lasceranno alcuno spazio.. se non ad azioni costruttive e ponderate, altrimenti l’effetto sarà quello di una rivoluzione.

Non voglio pensare che lo stesso Grillo, che vedo come una personalità sveglia (a prescindere dal suo modo di porsi) non intuisca questo e sia così poco intelligente da rischiare pericolose rivoluzioni violente che gli si ritornerebbero  indietro.. e sono più che convinto che il suo scopo sia quello di promuovere uno sfondamento di quelle “mura” attraverso azioni culturali e sociali.. più che materiali e violente. Questa è la ragione per la quale sono certo che il consenso al movimento sarà sempre più alto.. ma mai di maggioranza.

In fondo l’inserirsi in seno ad un Parlamento (sebbene con criteri molto discutibili sulle scelte dei rappresentanti e qualche scaramuccia in più del lecito all’interno della stessa Camera) rappresenta ancora un percorso consono ad ogni sistema di democrazia. Rimane il tono assoluto nei confronti degli iscritti al suo Movimento ed una democrazia interna poco chiara e meno definita di quella che viene ad evidenziarsi all’esterno. Ma questo resta un problema contenuto in seno al suo Movimento che potrà coinvolgere solo lui e la personalità degli adepti che vogliono farne parte.
vincenzo cacopardo    





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