di vincenzo cacopardo
Sintesi del documento "Sono
necessari passi audaci verso riforme strutturali e un'agenda positiva
per la crescita, la competitività e il lavoro": lo si legge
nella bozza che il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy
presenterà al vertice Ue, di cui l'ANSA ha preso visione.Il
programma della nuova Commissione Ue sarà pronto al massimo
dopodomani. Il documento cui lavora Van Rompuy si intitola - si
apprende - 'Agenda for the Union in times of change': la parte più
importante, almeno per Roma, è 'A Union of jobs, growth and
competitiviness', mirata a sostenere ripresa e occupazione, dando
fiato agli investimenti. Un documento, quello su cui sta lavorando
Herman Van Rompuy - che ha ricevuto dall'ultimo vertice Ue il mandato
di mediatore nella difficile partita delle nomine - cui è legato,
almeno per l'Italia, il risiko delle poltrone europee. Sul lavoro
finora portato avanti dal presidente uscente del Consiglio europeo e
sui cui gli sherpa delle varie cancellerie sono in queste ore al
lavoro per limare il testo, ci sarebbe - secondo fonti che seguono il
dossier - un ok di massima di Roma che però 'stressa' sulla
necessità di dare spazio agli investimenti privati ed al mercato
unico dell'energia. Due elementi fondamentali, rispettivamente per la
crescita e la competititività. Sul delicatissimo nodo del rigore,
della finanza pubblica, non si punterebbe all'introduzione di un vago
concetto di 'flessibilità' - che rischierebbe di aprire margini di
manovra difficili da gestire anche negli equilibri europei - ma bensì
a quello più circostanziato dell'utilizzo dei margini di manovra,
già previsti dal Patto di Stabilità e Crescita, per quanto riguarda
le riforme strutturali. Tenere cioè in considerazione, nei tempi di
rientro nei parametri imposti, dei costi delle riforme strutturali,
chieste proprio dall'Europa."
Matteo
Renzi sembra aver ripetuto di continuo che la di là delle nomine
all'Ue.. ciò che conta è che nel documento di Van Rompuy si
evidenzierebbero alcune novità. Sotto il titolo di "Agenda
strategica in tempi di cambiamento"
( che assai richiama una agenda non rivelatasi del tutto sana per il
nostro Paese) sarà presentato un programma della nuova Commissione
Ue, nel quale parrebbe esservi una parte importante per il nostro
Paese al fine di poter sostenere una ripresa e dare spazio ad
ulteriori investimenti.
Intanto
i socialisti europei hanno appena nominato Juncker alla guida della
commissione legando la stessa nomina ad un nuovo programma di
legislatura con i temi più importanti e cari al PSE. Herman Van Rompuy ha
ricevuto il mandato di mediatore nella difficile partita delle
nomine. Il suo testo sul programma resta fondamentale per l'Italia e
sembra che da Roma sia arrivato un benestare sottolineando una certa
premura di poter dare spazio ad investimenti basandosi
fondamentalmente su crescita e competitività. Per quanto attiene le
riforme strutturali, lo stesso governo Renzi punterebbe a dare
maggior valore ai patti di stabilità tenendo conto dei parametri e
dei tempi di rientro. Sarà ascoltato??
Siamo
quindi alle decisioni finali ed il nostro Paese ancora non si è
esposto nelle nomine, ma come tutti sappiamo Renzi è un ambizioso e
difficilmente abbandonerà i suoi obiettivi. Quella che si apre è
comunque una settimana decisiva per le nomine. L'Italia non ha ancora
scoperto le sue carte, ma essendo ormai quasi certa la presidenza
della Commissione e la rielezione di Schulz all'Europarlamento,
rimangono ancora da riempire due obiettivi per Roma: la presidenza
del Consiglio Ue e la carica di Alto rappresentante, 'ministro degli
Esteri' della Ue. ...Sembrerebbe che per la seconda.. il nostro
sindaco d'Italia... voglia premere per la titolare della Farnesina
Federica Mogherini. Alleluia!!!
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