18 giu 2014

Presidenzialismi, semipresidenzialismi e.. perenni conflitti



LA VERA GARANZIA DI UN PRESIDENTE
di vincenzo cacopardo

E mentre l'opera del teatrino del cavaliere prosegue tra aeroplanini per indurre anziane signore a mangiare e convertendo comunisti....Grillo continua la sua marcia di avvicinamento verso Renzi per la definizione delle importanti riforme.

Grillo.. col suo Movimento.. propone oggi un sistema più aperto per le elezioni politiche e questa iniziativa sembra cogliere il parere di una buona parte della politica odierna, ma in questa sua indicazione manca ciò per il quale lo stesso comico si batte da tempo. La sua buona proposta rimane limitata e circoscritta ad un sistema elettorale i cui ruoli continuano ad operare in conflitto e cioè...malgrado egli abbia sempre sostenuto di voler procedere verso un sistema di migliore democrazia, non sembra accorgersi di alcuni passaggi determinanti che ad elezioni concluse, porteranno inequivocabilmente alla medesima costruzione di enormi compromessi tenuti in piedi proprio dalla mancanza di una più netta divisione dei ruoli (parlamentari-esecutivi). Tutto ciò anche perchè non si vuole prendere in considerazione opportuna una più chiara riforma degli stessi Partiti oggi disciplinata dall'art 49 della Costituzione. Sembra quindi davvero strano che Grillo ed il suo amico Casaleggio ...dileggiando costantemente l'opera dei Partiti, non si accorgano di questa primaria operazione riformatrice... senza la quale tutto il resto è frutto di una logica deleteria conseguenza.

Renzi in un’ ultima intervista sembra aver affrontato il tema del sistema semipresidenzialista, non escludendo il fatto che si possa affrontare l'argomento, ma a condizione che si esamini prima la riforma del Senato. Renzi corre verso la sua strada come uno schiacciasassi non accennando minimamente alla funzionalità delle sue riforme...il suo scopo è principalmente legato a dimostrare la capacità di tagliare ovunque per richiamare consenso.
Il sindaco d'Italia capisce che il tema del presidenzialismo è amato a destra più che a sinistra e che all'interno del suo stesso Partito, ciò potrebbe far nascere ulteriori contrasti per il fatto che si possa offrire troppo spazio alla costruzione di figure sempre più dispotiche. Una paura giustificata per i padri costituenti di quella che doveva rappresentare una repubblica parlamentare. Ma con la realtà attuale...non v'è dubbio...che ogni timore in proposito potrebbe vedersi in modo diverso anche per il fatto che in altre democrazie occidentali...si attuano simili sistemi.

Ma perchè una proposta come quella esposta dallo stesso Berlusconi...sulla nomina diretta di un presidente della Repubblica... deve per forza dare stura ad un percorso semipresidenziale? Perchè mai un presidente eletto direttamente da un popolo.. non potrebbe tenere gli stessi poteri limitati come quelli odierni, operando in più come garante di un sistema elettorale? Chi ci impone che non si possa far funzionare il nostro sistema istituzionale attraverso una maggiore garanzia da parte dell'operato di una presidenza della Repubblica? Nominare un presidente del consiglio attraverso una elezione..come lo vorrebbe il Partito della Meloni... è cosa ben diversa e sovverte il fine di una vera garanzia, poiché, in una Repubblica parlamentare, i poteri di un primo ministro finiscono con l'essere più assoluti e rischiano di prevaricare su quelli di una assemblea parlamentare.

Una domanda quindi nasce spontanea e potrebbe anche risultare ripetitiva se posta dal sottoscritto: Perchè mai il nostro Paese quando affronta simili riforme, non guarda in casa propria.. definendo un modello più adatto e funzionale, ma mira con costante ostinazione verso i modelli esterofili degli altri Paesi? Se si vuole una nomina diretta del Presidente della nostra Repubblica...che ben venga...potrebbe essere una vera garanzia per i cittadini! Ma non è detto che la figura debba per forza avere poteri vicini a quelli governativi e che ciò debba portarci direttamente ad un presidenzialismo.
Perchè mai una elezione diretta non può portare tale figura a quella di garante di un sistema elettorale da cui nasce quel potere parlamentare che rappresenta la principale natura di un sistema democratico?....Insomma, perchè dobbiamo legare una elezione diretta del Capo dello Stato ad un esecutivo... e non più propriamente ad una maggiore assicurazione della formazione delle Camere politiche?



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