di vincenzo cacopardo
Per la nuova riforma sul Senato..la bella ministra Boschi continua a vivere dell'unica speranza di chiudere entro il 10 Agosto...per il resto il vuoto assoluto..meglio non approfondire!
Per la nuova riforma sul Senato..la bella ministra Boschi continua a vivere dell'unica speranza di chiudere entro il 10 Agosto...per il resto il vuoto assoluto..meglio non approfondire!
Stiamo quindi entrando
nella settimana decisiva che porterà l'aula ad un bel po' di
interventi e repliche dei relatori e del governo, infine si andrà al
voto. Nessuno in seno al governo (Premier in testa) intende
disinteressarsi alla priorità di tale riforma e Matteo Renzi procede
come un treno affermando che il suo governo non vuole arretrare ...
costi quel che costi!
Per Renzi questa riforma
sul Senato rappresenta l'inizio di un “profondo cambiamento” (
cambiamento forse...ma profondo sembra azzardato... in
considerazione del fatto che proprio nell'impostazione che prospetta il
giovane sindaco d'Italia non vi è l'ombra di alcuna profondità..ma
un chiaro percorso ristretto alle esclusive esigenze dei costi... e
di una governabilità.. assai poco legato ad una logica di vera
funzionalità politica).
Il fatto che fino ad
ora.. per una simile riforma... si contratti e non si discuta
attraverso una analisi profonda dei contenuti di efficienza, non
promette risultati positivi. Possiamo solo sperare che a Palazzo
Madama vi possano essere le condizioni per un dibattito serio e non
si corra pragmaticamente verso tagliole o pretesti vari per chiudere
in fretta un dialogo..che vi siano, quindi, i margini per un
confronto serio.
Tra immunità
parlamentare e sistema di elezione..sembrano comunque esservi pochi
margini di confronto, sono in dubbio anche le ultime trattative con
il Movimento di Grillo: difficile per i Grillini poter immaginare un
voto a favore dell'immunità del PD insieme col
centrodestra....ma comunque tutto in questi giorni potrebbe risultare
possibile nel gioco delle riforme che sembra ormai diventato per
Renzi un gioco simile a quello delle tre carte: Quella del proprio
partito...quella del partito di Berlusconi..e quella del
Movimento5S.(dove in ognuno vi si annidano dissidenti)
In questo percorso delle
riforme riguardanti il Senato e la legge elettorale..nessuno in seno
al governo (che sembra guidarne la strada) si pone il dubbio dei
risultati che può produrre un qualsiasi accordo di comodo..nessuno
si pone il vero problema dell'utilità di questa futura
Camera...nessuno, ancora, ha veramente spiegato il vero funzionamento
della sua nuova attività.
L'unica cosa che risulta
evidente.. è un qualsiasi accordo che possa trasformare il Senato in
una Camera ridotta nei numeri e nelle spese..per il resto si vedrà...
Nessun commento:
Posta un commento