Ciò ci cui si dovrebbe
discutere con grande responsabilità e scrupolo in una Assemblea
Costituente è apparso in TV come una delle peggiori
rappresentazioni... dove lo stesso Premier, esternando in modo assai
equivoco e sciatto...pancia e fondo schiena pronunciati, è rimasto
coinvolto in una discussione sulle riforme...un dibattito ridotto
quasi in una ridicola trattativa con chi è sembrato voler scambiare
una governabilità con le preferenze.
I “nobili”
rappresentanti del PD..insieme a chi da sempre..li ha contrastati su
ogni principio sistemico.. hanno finito con l'esprimere una
dialettica da negoziato priva di dei principi in favore del
fondamentale aspetto dei valori di una
democrazia.
Per la delegazione del
Premier..la discussione è parsa incentrata sul principio di una
governabilità sicura che... anche fosse il 52% metterebbe lo stesso
in crisi una stabilità..mentre per la delegazione 5S il problema
della governabilità non potrebbe prescindere dalle preferenze e
dalla possibilità di poter essere definita con un ballottaggio su
uniche liste.. evitando quello meno sensato tra le coalizioni.
Comunque voglia leggersi
questo incontro.. dovrebbe far pensare l'intera Corte
Costituzionale.... in primis.. perchè il principio della
governabilità, oggi tanto consumato come strumento e mezzo
essenziale per condurre la guida organizzativa di uno Stato, è in sé
un fine...un fine che deve essere conquistato con la trasparenza
attraverso una solida ed aperta base di consensi...in seconda battuta
perchè appare davvero anomalo questo metodo per la costruzione
delicata delle riforme che dovranno guidarci verso il futuro... senza
prima slegarsi dalla enorme serie di conflitti esistenti tra i
poteri..(poteri che in sé, come tanti sanno fingendo di non
sapere... costringono persino lo stesso iter riformista)...ed infine
perchè ogni trattativa di questa portata non potrà mai rendere
alcuna giustizia al percorso funzionale di una politica senza prima
fornire le nuove regole alla disciplina dei Partiti. Tutti temi
profondi che non potranno mai trattarsi nel chiuso di una camera
..prima con una rappresentanza di un Partito e poi con un'altra...ma
che necessitano di una vasto contributo persino da parte delle
minoranze.
Per quanto riguarda il
Premier.. tutto resta costruito ed indirizzato a precisi interessi
sulla definizione di una soglia di maggioranza decisa preventivamente
a tavolino... senza alcuna analisi precisa sul merito ed il valore
che essa deve esprimere, ma in forza di una semplificazione di un rigido
determinismo..... roba da far rivoltare nella tomba i padri
costituenti e tutti coloro che hanno creduto ai veri principi di una
democrazia che oggi sembrano passare in secondo piano..
Quello che interessa a
Renzi è una maggioranza solida e sicura a prescindere da come possa
essere definita....quello che invece è parso di interesse per il
M5stelle è il poter dare forza ad una preferenza....omettendo di
riflettere sul grande peso che oggi hanno alcune figure e gli stessi
Partiti in ogni contesto territoriale.
Povero
Paese...espressione di una così infelice politica..!
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