Nel libro di Claudio Martelli “ricordati di vivere” l'autore mettendo in evidenza le sue intense esperienze politiche, esprime argomenti sociali utili ed interessanti. Ne ho riscontrato uno, tra i tanti, che mi ha colpito inerente il capitolo “tre volte Adriano”..
Martelli, facendo riferimento al tracciato del programma del suo Partito d'allora per la riforma del Welfare ed i tre criteri ispiratori da lui stesso proposti (efficienza, efficacia, equità)... scrive in proposito:
“A differenza
dell'Uguaglianza, l'equità non appiattisce le differenze, ma le
riconosce tosando i privilegi, risarcendo i torti e gli svantaggi,
premiando il merito e tutelando i bisogni”. Incorrendo nella
censura, amichevole, ma severa di Norberto Bobbio che affermava :
“Equità ed uguaglianza sono sinonimi! “. Rimandandomi, quindi, ad una
bibliografia in cui c'era la prova che il significato di equità o
corrisponde a quello dell'uguaglianza o evapora nell'aria. Replicai
che tutto ciò che chiamiamo e amiamo col nome di liberal socialismo
ruota intorno al tentativo di conciliare libertà ed uguaglianza in
una sintesi superiore, più comprensiva e più mobile. Argomentai:
“il significato di equo è più vicino a quello di giusto che a
quello di eguale e la giustizia sociale non consiste nel livellare,
nell'appiattire; deve piuttosto mobilitarsi e aderire utilmente ai
casi individuali e alle diseguaglianze reali o per correggerle o per
risarcirle”
Le
parole di Martelli sul tema forniscono una spiegazione personale, ma chiara del concetto di equità, (principio tra l'altro ripreso nel recente
passato dallo stesso Monti a capo del governo dei tecnici). Una
spiegazione che offre al lettore di questo scritto un ulteriore
pensiero sul quale poter riflettere in profondità. In questo bel
libro, sia per il contenuto storico... che per il pensiero aperto dell'allora
giovane rampante politico, vengono toccati altri argomenti che
offrono l'opportunità di ulteriori analisi a beneficio dello studio
del forum.
Martelli
dimostra una sensibilità politica straordinaria soprattutto nei
riguardi del suo stesso partito.. che sembra, però, esser rimasta
condizionata da una logica politica di quei tempi.. limitandone il personale intuito innovativo.
vincenzo cacopardo
vincenzo cacopardo
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