29 set 2014

la tiepida intervista di Fazio...



di vincenzo cacopardo
L'intervistatore ha fornito grandi appoggi al giovane premier non solo per la lunga discussione l'articolo 18 (sicuramente una delle poche cose sulle quali non si può dare del tutto torto a Renzi).. articolo attraverso cui sembra si sia costruita una enorme propaganda.. tagliando di netto altri più interessanti ed importanti punti di discussione sul lavoro. Un argomento che naturalmente fa comodo a Renzi. Fazio non ha nemmeno fatto notare la maggiore importanza che oggi può avere.. da parte del governo.. l'iniziativa per il riscontro di lavoro nuovo.. più ancora della ricerca delle regole su quel poco che di lavoro sembra esser rimasto. La domanda da rivolgere sarebbe dovuta essere quella di come si intendono portare avanti nuove iniziative. Quali le ricerche e gli studi per poter sfruttare le nostre energie e la qualità?..

In merito ai poteri forti che vogliono farlo fuori (domanda che si sarebbe potuta omettere), Renzi glissa.. poiché obiettivamente il discorso potrebbe tornargli scomodo, ma approfittando dell' assist offertogli, ha potuto..diversamente.. stigmatizzare la visione ostile dei molti pensieri deboli, ponendosi quasi come una vittima di un sistema che vede ormai parecchi gufi girargli intorno con lo scopo di abbatterlo.

Quando poi si accenna al bonus degli 80 euro, Fazio evita la domanda più logica di come mai il governo si sia occupato con tale solerzia di fornire il bonus ai dipendenti ormai facenti parte di un certo sistema che gli offre già un lavoro... dimenticando, e mettendo in secondo piano, i tanti pensionati di basso reddito e una grande parte dei lavoratori autonomi. L'unica domanda rimane per Fazio.. quella della possibilità di ripetere l'operazione il prossimo anno... chiedendo se vi sono i soldi per queste garanzie che il premier vorrebbe estendere.

Fazio prova.. con tono opaco e sommesso.. a chiedere del futuro del Partito Democratico e degli scontri interni. Renzi, astutamente glissa e torna sull’Articolo 18 : “Il datore di lavoro deve avere il diritto di lasciare a casa qualcuno. E’ lo Stato che deve intervenire dopo. Chi perde il posto di lavoro deve essere preso in carico dallo Stato.” ?.Si ..ma come?.Con quali risorse? E soprattutto come si costruisce lavoro se non si inventa e si favorisce il nuovo?..Queste sarebbero state le domande più logiche! Difficile pensare che si possa cancellarel'art 18 ed il co.co.co e le altre forme di precariato, inventando un nuovo meccanismo, quando non si inventa prima nuovo lavoro!...Ma Fazio tace...

La grande boutade del premier è quella sulla globalizzazione La globalizzazione non è un nemico, è una grande opportunità per il nostro Paese. Se saremo bravi, capaci di fare un’Italia più attrattiva, saranno i cervelli fuggiti a tornare a casa”.Una frase che ostenta in modo inconsueto l'ottimismo fanatico di chi pensa di poter dare un senso positivo ad un principio che ci ha sottratto lavoro e possibile competizione.. riducendo al minimo le nostre capacità qualitative. ..Poi l'argomento dei trecento miliardi della comunità europea su cui, il modesto Fazio, non ha pronunziato alcun appunto sull'entità precisa che eventualmente spetterà all'Italia e condizionati dalla mancanza dei progetti pronti non prima del finire di due anni.... Poi ancora sull'Isis ed il profondo esagerato sottometersi ad una politica internazionale americana che in realtà non ha esportato alcuna democrazia e che sul piano diplomatico ha coinvolto il nostro territorio persino sotto il profilo terroristico ..

Per finire con la riforma della giustizia affrontata dal premier con la comune semplificazione... ostentando sul principio di offrire meno ferie ai magistrati e dimenticando l'importanza delle dovute risorse che si devono a quell'ambito dove gli stessi giudici sono costretti ad esaminare fino a migliaia di casi l'anno...
Fazio ha dimostrato una remissività fuori dal comune non ponendo le logiche domande ed offrendo sempre più spazio alla loquace parlantina che incanta del sindaco d'Italia. Sappiamo ormai tutti quali capacità ha il sindaco d'Italia di sfuggire alle domande ed a portare dove lui vuole ogni argomento.

Per finire, riguardo alla metafora sull'auto della politica..mi permetto di informare i lettori  e lo stesso intervistatore che,  a differenza di chi , come Renzi, crede di aver formulato per primo questa metafora...il mio post sull'"auto della politica"porta la data del 17 novembre 2012.
L'AUTO DELLA POLITICA di vincenzo cacopardo

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