30 set 2014

Tra vecchi principi e contrapposizioni....


La prossima vittoria della Destra....di vincenzo cacopardo

Premetto che io sono tra quelli che non crede più alle vecchie posizioni ideologiche come presupposto per la guida di un pensiero politico....In una politica che si vuole moderna, le differenze devono essere individuali, di pensiero e di idee... sposate con metodo e funzionalità..Di conseguenza non sono per niente convinto che tali principi sulle contrapposizioni, edificati in quasi tutti i modelli internazionali e mondiali che guidano storicamente la politica per la determinazione delle scelte, siano costruttivi.

In un sistema i cui principi si muovono in tal modo e cioè.. come un elastico..si può immaginare pleonastica la possibilità che, se tirato da un lato in modo assai forte, l'elastico tenderà a rispondere come una molla, dal lato opposto.... E' un principio fisico, ma facilmente intuibile anche in una dinamica costruita su opposte contrapposizioni, soprattutto se attuata in una società dove il valore fondamentale continua ad essere quello dell'economia e della conseguente importanza del denaro che determina forti interessi.

Fatta questa importante premessa.. e cercando di tenere il più possibile i piedi per terra, la mia analisi sulla conduzione politica e sociale del nuovo “sindaco d'Italia” Matteo Renzi, con il suo processo di determinazione e le conseguenti ricette, (più fumose che realizzabili)... sicuramente poco utili ad un vero cambiamento, non potrà che portare conseguenze antitetiche che proietteranno la sua particolare politica di centro sinistra.. verso la edificazione di una destra sempre più forte e liberista. La prossima vittoria della destra non può che essere certa e, maggiore sarà il determinismo di Renzi, più forte e dura sarà la conseguente marcia verso la vittoria di una destra ancora più determinata, sicuramente agevolata da tutta la forza di un potere economico che difficilmente non l'appoggerà più.

Il muro contro muro creatosi con l'ala più a sinistra del PD nei giorni passati, non poteva che dimostrarsi ragionevole, poiché se la sinistra deve fare la sinistra, ottenendo una buona parte dei suoi consensi per proteggere gli interessi di quella classe di lavoratori, tali principi andrebbero salvaguardati al di là di ogni ragionevole dubbio. La posizione attuale del sindaco d'Italia oggi, a prescindere da ogni ragionamento a suo favore, è quella di un moderato con un piede a sinistra, ma spinto fino al midollo verso destra per accaparrarsi i voti di chi, al contrario, manovrerà per una sicura prossima e non lontana.. vittoria.

Quello che rimane sempre vecchio è proprio il concetto di contrapposizione Destra-Sinistra che blocca ogni processo di rinnovamento di una politica che si vuole moderna e funzionale. Le manovre di chi, come Renzi, vorrebbe spingere la politica (più verso la semplificazione che verso il funzionamento) in direzione di un cambiamento... saranno sempre condizionate da procedure ideologiche vecchie e di continua reazione.

   
Questa e la vecchia ed improduttiva procedura della politica delle antiquate contrapposizioni ideologiche! 

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