"Non abbiamo ancora una verità certa sui fatti dell'Ucraina..ma una serie di dubbi ci inducono a pensare"
di vincenzo cacopardo
Sappiamo
che... poco tempo fa... attraverso un referendum, si è votato a
favore dell'indipendenza della Crimea
dall'Ucraina, sancendo il passaggio della regione alla
Federazione russa. Se i mercati non si sono
curati del dramma ucraino non allarmandosi più di tanto per la
Crimea, è perché sanno che la vera potenza vittoriosa è rimasta
quella Americana. Una faccenda ambigua che ha portato conseguenze
nello stesso paese ucraino. Sono in tanti ormai a pensare che tutti i
guai dell’Ucraina sono nati per mantenere in vita la Nato e tutto
il loro apparato militare... a premere sui confini per generare
l’ingresso in Europa dei paesi dell’Est come un atto in contrasto
alla Russia. Sembra che nella stessa Crimea vi siano stati inni di
gioia e qualche disapprovazione, ma il passaggio della Crimea alla
Russia rimane comunque un dato di fatto. Mosca
ha sempre dichiarato legittima la dichiarazione
di indipendenza della Repubblica autonoma di Crimea ed ha evocato in
proposito lo statuto dell'ONU.
Vi
sono ancora province orientali in ballo nella zona vicina all'Ucraina
e non è facile capire se Mosca si contenterà solo della Crimea o
se non aiuterà queste in una lotta che vede oggi gli Stati Uniti
fare il necessario per assicurarle all'Ucraina. Comunque voglia
leggersi questa storia, se analizziamo gli eventi accadut a Kiev il
giorno della fuga di Janukovich ( piazze in allarme occupate dai
manifestanti europeisti per un appoggio occidentale, la prodiga
reazione dell'Europa della Merkel ed in particolar modo.. il sostegno
americano), ci accorgiamo come di contro, da parte di Mosca... vi sia
stata una evidente scelta democratica degli abitanti attraverso il
ricorso ad un referendum che non può lasciare alcuno spazio a
pensieri diversi o subdole pretese.
Naturalmente
il coro dei media occidentali ha imputato alla Russia un atto di
aggressione militare invocando sanzioni dichiarando che era
insostenibile appoggiare un presidente ucraino che rifiutava di
portare il paese in Europa, il tutto in un sostegno più che
apprezzabile da parte degli Stati Uniti che a loro volta dichiarano
di aver investito miliardi di dollari negli ultimi vent’anni per
dare all’Ucraina un futuro memorabile...
Ma
cosa è accaduto davvero?...Sembrano volersi volutamente nascondersi
alcuni fatti essenziali avvenuti a febbraio quando le forze di destra
del partito paranazista Svoboda, hanno militarizzato le difese di
Maidan e molti manifestanti si sono armati di armi nuovissime, fucili
e pistole. Naturalmente qualcuno vorrebbe anche sapere la verità
sulla provenienza di quelle armi dato il fatto che non sia per niente
assicurato che siano di provenienza russa.
Vi sono stati massacri di manifestanti sempre attribuiti ai russi per
indurre ad una indignazione e far sì che i media spingessero a
favore dell'Europa e dell'America.
Di
sicuro in quella data, a Kiev gli eventi sono precipitati. Giorni
dopo sembra essersi raggiunto un accordo con il presidente Janukovich
e le forze di opposizione, ma la notizia pare essere smentita e
poi... come si è dato sapere... in parlamento si è scatenato l'inferno.
Successivamente... trovato l'accordo tra qualche fischio della
piazza... ci si è apprestati ad una riforma costituzionale, si è
formato un nuovo governo di unità nazionale ed elezioni a breve
termine. In parlamento una quarantina di deputati di Janukovich
passano all’opposizione, si depone il ministro dell’interno e si
delibera la scarcerazione di Julya Timoschenko...infine.. la fuga di
Janukovich.
Appare
certo è che la decisione del destino del paese sia stata concentrata
su una serie di avvenimenti poco chiari... non voluti dallo stesso
popolo ucraino, avvenimenti che lasciano senza alcuna chiarezza e che
portano al sospetto di una ulteriore influenza dell'America nei
terrirori dell'est: - Si parla di una fuga di Janukovich prima della
sua destituzione per paura di fare una brutta fine.
Chi
ha vinto e chi ha perso?
L'america
che ancora una volta ha voluto subdolamente imporre la sua supremazia
anche al di là di ogni interesse monetario?...o la Russia.. che in
qualche modo ha voluto dichiarare il suo sdegno di fronte alle
posizioni territoriali che meno competono agli Stati Uniti e persino
alla giovane Europa?.
Un
dato di fatto pare certo: il nostro governo con la costante ipocrisia
che lo accompagna..si è accodato in tutto e pertutto ad una politica
estera di un paese come l'America..il quale ritiene ancora
indispensabile l'uso della forza per imporre la sua supremazia in
ogni angolo del mondo e che ci ha portato in una lotta che peserà
ulteriormente sulle casse dello Stato per via delle sanzioni (vedasi
aumento gas e energia elettrica) imposte come risposta dal paese
Russo. Ma che ci coinvolge anche in azzardosi conflitti che
potrebbero immettere nel nostro paese un pericoloso
terrorismo .
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