3 ott 2014

Quel paragone con la Francia...




di vincenzo cacopardo

Nel quadro europeo la Francia di Holland vive oggi pressata da una condizione politica che vede il partito della Marine Le Pen......aumentare nei consensi obbligando lo stesso governo in una posizione meno europeista e più marcatamente indipendentista. L’attuale leader del FN ha caricato l’orientamento antieuropeo del suo linguaggio e della sua strategia politica in nome di un nazionalismo che risponde alle paure prodotte dalla crisi economica e della globalizzazione.

La Francia sembra decisa a violare i patti di Maastricht e nel contempo...ed al contrario.. l'Italia non può che rispettarli: il rinvio del pareggio di bilancio per la Francia è una diretta conseguenza della recessione, mentre per l'Italia il rapporto deficit-Pil è quasi un dovere. Per Bruxelles, una manovra è lecita, l'altra no...perchè le agenzie di rating prevedono che l'economia francese cresca dello 0,9%. mentre il nostro governo, dopo un 2014 con il Pil in recessione a meno 0,3%, prevede un aumento dello 0,6% nel 2015 . Sono comunque ambedue stime approssimative.. ma non prive di supporto. ...

E' vero che anche i francesi stanno iniziando ad entrare in un tunnel accumulando deficit, e quindi debito.. e di conseguenza interessi da pagare. Renzi si fa forte di questo...il rosso francese ha superato i 2 mila miliardi di euro, attestandosi al 97% del Pil e nel 2016 è destinato a toccare quota 98%. Dal 2016, però, secondo i loro piani..col tempo, il debito dovrebbe iniziare a calare.

Sappiamo anche che gli interessi sul debito sono frutto delle valutazione dei mercati sulla credibilità delle diverse economie dell'Eurozona. Il paragone con la Francia, quindi, necessita di una valutazione diversa e cioè di un dato di fatto reale: la Francia pagherà nel 2014 46,65 miliardi di euro di interessi e 44,34 miliardi per il 2015....mentre l'Italia con i suoi quasi 100 miliardi sconta ancora una bassa credibilità sul suo enorme debito. Inoltre i tagli: in Francia valgono 7,7 miliardi, in Italia 4,5.
Sulla nostra spending review pesa anche il fallimento del piano privatizzazioni: per quest'anno si era contato di incassare dalla vendita di asset immobili almeno 10 miliardi e invece ne sono arrivati solo 3. Infine.. la disoccupazione in Francia tocca il 10% ed in Italia il 12, 3%...senza spingerci poi, con evidente imbarazzo, verso l'argomento ormai.. quasi pericoloso... di un Sud praticamente al collasso. ...Pensiamo davvero che questo argomento non è conosciuto e pesato dall'unione Europea? 

Non c'è quindi tanto da sorridere nel Paese..nè si può sperare in un miracolo...poichè il paragone rimane sempre a nostro sfavore..Sembriamo purtroppo attaccati alla scommessa e puntiamo tutti su un cavallo dal nome Renzi..un cavallo che in molti definiscono di razza, ma che sembra nitrire troppo e correre libero nei campi senza un indirizzo preciso...

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