In
questi ultimi anni Giorgio Napolitano ha dovuto mantenere equilibri
non facili.. nel suo percorso di Presidente..dovendosi rapportare con
l'attività frenetica di una politica instabile nel difficile gioco
del cambiamento. Ma pare che ormai non abbia più voglia di
continuare ed a metà gennaio, a novanta anni suonati..sia intenzionato seriamente ad abbandonare la poltrona di Capo dello Stato.
Ricordiamo
quando nel passato, non avendo la politica trovato alternative alla
sua figura, il Presidente abbia dato la piena disponibilità al
rinnovo del suo mandato a condizioni che si desse sfogo ad un'azione
di rinnovamento efficace. Oggi la sua esigenza di abbandono sembra
anche spinta da una visione politica generale che pare non avere
certezze su un possibile cambiamento. Napolitato ha sempre sperato in
una responsabilità diretta dei Partiti verso un rinnovamento guidato
dal giovane premier Renzi.. indicando limiti e le condizioni persino
temporali...ma le incertezze ogni giorno crescono..soprattutto quelle temporali!
La
battaglia di Napolitano e Renzi è sempre stata condotta contro un
certo metodo di lavoro svolto dai partiti nei confronti delle
riforme, ma la loro visione riformista non sembra aver tenuto conto
dell'aspetto burocratico di un percorso parlamentare (forse lento..ma
più sicuro) e malgrado lo slancio renziano portato verso la
semplificazione.. oggi.. un rischio rimane..poichè la situazione
pare sospesa. Adesso Napolitano responsabilizza ancora di più
il sindaco d'Italia mettendolo di fronte ad una ulteriore evidente
difficoltà.
Una
certa garanzia Napolitano sembra averla sempre offerta al giovane
premier..ma malgrado la strada della semplificazione decisa ..non si scorgono ancora risultati certi e sicuri: non pare esservi
un vero rilancio dell'economia e di occupazione ed è quindi lecito
pensare che Napolitano..a prescindere dalla sua età più che avanzata..non
sia in grado di credere ad una crescita, nè voglia rendersi
partecipe di un dissesto.
Il
Presidente potrebbe anche essere stufo della stessa comunicazione del
sindaco d'Italia. ..tanto ricca di prospettive..quanto povera negli
effetti. Infastidito dalla presunzione e dalla mancanza di umiltà
che oggi necessita..dalla supponenza nel gestire il cambiamento e le
nomine connesse (vedasi Mogherini).
Questa
minaccia di abbandono da parte del Capo dello Stato...porterà nel
prossimo futuro cambiamenti di rotte e derive non facili che si
aggiungeranno alle già disperate difficoltà del paese...Quali nuovi scenari si apriranno alla politica?
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