Una
vera rivoluzione senza limiti... suggerita con la guida evangelica
del sentimento dell'amore. Papa Francesco ha fornito un'ulteriore
messaggio alla società ed alla politica. Parlando di “bisogno di
tenerezza” ha posto questa esigenza nel mondo come fondamentale per
l'intera crescita sociale.
Nella
Basilica Vaticana, davanti al Bambinello che il Papa porta di persona
nel presepe in fondo a San Pietro, il Pontefice ha dato un ulteriore
segno della sua vitale ed umana presenza con un'omelia nella quale ha
posto la tenerezza come un segno rivoluzionario facente parte del
Vangelo. In riferimento al miracolo di quel bambino-sole che
rischiara l'orizzonte dall'alto:
«Egli
ha assunto la nostra fragilità, la nostra sofferenza, le nostre
angosce, i nostri desideri e i nostri limiti. Il messaggio che tutti
aspettavano, quello che tutti cercavano nel profondo della propria
anima, non era altro che la tenerezza di Dio: Dio che ci guarda con
occhi colmi di affetto, che accetta la nostra miseria, Dio innamorato
della nostra piccolezza».
Questo
richiamo alla tenerezza di Dio è un messaggio forte.. ricco di
semplicità e deferenza..che il Pontefice stigmatizza nella presenza
di Dio, ma che, in realtà dovrebbe far meditare l'uomo: Secondo
Francesco Dio ci guarda con immenso affetto, ci guarda con occhi
colmi di affetto..accetta la nostra miseria e la nostra piccolezza...
La
visione straordinaria di Francesco è quella di vedere Dio come un
gigante che si inchina verso noi attraverso la tenerezza e non la
percezione assoluta di chi ci comanda e pretende la devozione....
Questa è sicuramente una concezione più che rivoluzionaria che
dovrebbe far rifletterci. Il Papa si domanda: -Come accogliamo invece
noi questa tenerezza? ..ci lasciamo raggiungere?..ci lasciamo
avvicinare? Ci lasciamo abbracciare?
Papa
Francesco sembra aver colto ancora una volta nel segno gli animi di
chi pone il sentimento umano in cima ai valori fondamentali senza i
quali ogni speranza resta inutile. Al di là di qualsiasi visione
cristiana o non...senza questa sua umile e profonda sensibilità
umana.. non si sarebbe mai arrivati a pensare ad un Dio che quasi si
inchina di fronte all'uomo in un abbraccio comune di
tenerezza..indicandolo come presupposto fondamentale per la nostra
stessa crescita sociale. Un ulteriore richiamo alla solidarietà ed
all'amore comune, proposto nell'ambito della nascita di Cristo, ma
anche un richiamo politico all'essenziale bisogno di umiltà che per
il rispetto che si deve all'essere umano.
Nessun commento:
Posta un commento