28 gen 2015

Legge elettorale e Senato: un danno infinito per l'efficienza e la democrazia


Nell'immobilismo dei Partiti mai rinnovati...prosegue il percorso frettoloso ed inadeguato della semplificazione a danno di un funzionamento democratico

di vincenzo cacopardo
Tra un canguro ed un altro...ormai la nuova legge elettorale detta “Italicum” si dirige verso la sua definizione. Malgrado le difficoltà e le evidenti perplessità che hanno visto un Parlamento sfaldarsi nella propria maggioranza fino ad averne avuto un evidente bisogno di un'altra.
La nuova legge elettorale, come ormai tutti sappiamo, prevederà un premio di maggioranza alla lista che arriva al 40%..E' chiaro che Berlusconi avrebbe preferito un premio di maggioranza per la coalizione...una coalizione avrebbe sicuramente reso più forza ad uno dei due schieramenti evitando un prevedibile ballottaggio che metterà in evidenza un minor numero di votanti nel Paese. Siamo comunque quasi tutti convinti che nessuna delle liste, anche in considerazione dei sondaggi, potrà mai aspirare al superamento della soglia del 40%

I sondaggi ci avvisano che il numero dei votanti alle prossime politiche si attesterà tra il 45 ed il 55%...ci comunicano anche che ad un eventuale, e quasi certo, ballottaggio..i cittadini che andranno al voto...saranno circa il 30% in meno di quelli che hanno votato al primo turno. La conseguenza beffarda di tali scelte volute da una legge elettorale raffazzonata voluta da una Boschi poco adatta al ruolo.. (sempre più favorevole ad un pensiero del Premier che ad uno personale)... pare correre verso un qualunque traguardo privo di logica e di una vera funzionale azione politica, porterà alla determinazione di una maggioranza tratta in modo veramente particolare ed espressa da meno di 25% dei cittadini aventi diritto al voto.
Questo richiamo all' avidente mancanza di una logica democratica..pare non sconvolgere mai i tanti cittadini... oggi tante pecore che si accompagnano ad un qualsiasi pastore capace di comunicare qualunque grossolanità.

Il pensiero di Renzi e di grossa parte dei componenti del governo che lo segue.. rimane quello di correre verso la semplificazione inutile che porterà conseguenze catastrofiche anche in considerazione del fatto che con altrettanta semplicità si sta mettendo fuori dai giochi una Camera alta che nel passato ha rappresentato un pensiero politico più maturo e qualificato.

E' vero !...i tempi hanno finito col portare in Senato personaggi persino squallidi e privi di un vero pensiero politico, ma tutto ciò si sarebbe potuto superare attraverso formule e normative più appropriate e non col metodo tranchand del renzismo estremo...Oggi ..con la nuova riforma sembrano poter entrare in Senato persino giovanotti di diciotto anni portati dalle Regioni che non prevedono un'età minima per l'ingresso alle amministrative. Quello che per la storia è stato un monumento istituzionale... oltre che maestoso nella sua architettura artistica...finirà col divenire un'Aula chiassosa in cui figure di un certo stampo di senatori a vita si scambieranno con l'irruenza di giovanotti imprudenti proiettati in una politica amministrativa assai discutibile..ancora non perfettamente disegnata.

Se a questo aggiungiamo il fatto che per questo rinnovamento del Senato i risparmi sembrano essersi fermati ad una cifra di circa 40 milioni di euro rispetto a quella enfatizzata da Renzi di 1 miliardo di euro...abbiamo di sicuro un riscontro obiettivo sulla incongruenza di tale riforma.

Il bicameralismo perfetto, che in realtà non sembrava tanto perfetto...aveva solo bisogno di modifiche funzionali che avrebbero dovuto garantire una migliore efficienza nel percorso normativo. Una distinzione dei ruoli più appropriata unita alla diminuzione dei compensi e delle presenze...sarebbe bastata. Ciò che invece si è voluto fare con la fretta ...provocherà danni che nel prossimo futuro avremo modo di constatare. Danni  anche evidenti al percorso di una espressione di vera democrazia..e motivi di scoraggiamento per la evidente mancanza di una utile funzionalità istituzionale...che in modo diverso si sarebbe potuta ricostruire.

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