5 feb 2015

Mattarella.. e i tamburi dell'insinuazione

di vincenzo cacopardo

Il proliferare delle tante notizie riguardanti il padre di Sergio Mattarella non rende merito alla Sicilia ed ai siciliani stessi. Il fracasso dei tamburi..alimenta ogni sorta di maldicenza e dopo l'elezione di Sergio Mattarella Capo dello Stato, su network e giornali sembra essersi scatenata una sorta di insinuazione supportata da commenti poco gradevoli oltre che valutati in modo antistorico.

Al di là della dura dichiarazione espressa sul Fatto Quotidiano, più moderata e cauta, esposta da Martelli..concentrata sulla distinzione tra Piersanti Mattarella e Pio La Torre., si ha la sensazione che si voglia in tutti i modi portare discredito alla figura del nuovo Capo dello Stato..senza alcuna motivazione valida...Sicuramente di cattivissimo gusto e non difficile da individuare in un contesto di una politica odierna assai subdola e priva di argomenti validi.

Riccardo Nuti del Movimento 5Stelle ha affermato che: "Lodare Mattarella come antimafia perché il fratello fu ucciso dalla mafia è falso e ipocrita perché allora bisognerebbe dire anche che il padre era vicino alla mafia..ma se è vero che gli errori dei genitori non possono ricadere sui figli, allora non possono essere utilizzate altre vicende dei parenti in base alla propria convenienza.”

Questo commento che potrebbe far discutere..non tiene in considerazione una serie di motivi che riguardano la personalità del presidente Mattarella ed altre considerazioni storiche che dovrebbero essere analizzate in modo diverso. Fare oggi questo tipo di riferimenti ...oltre che un'idiozia, è perfettamente fuori luogo.

Innanzitutto non credo che Sergio Mattarella abbia mai lodato se stesso nella sua lotta contro la criminalità organizzata .. combattendo con essenziale onestà in direzione di una società malata attraverso un'attività politica..senza mai compiacersene. Poi, al di là di ogni malignità, il contesto storico in cui è vissuto ed ha svolto la sua attività di politico il padre Bernardo, non può essere mai messo in relazione..nè può essere valutato con i parametri di oggi, in quanto le attività criminali del passato.. dominanti in un territorio quasi abbandonato da uno Stato..vedevano una politica che per trionfare doveva in qualche modo relazionarsi con tanti personaggi ( per lo più non ancora riconosciuti criminali) per far crescere il territorio e porre argini possibili ad una educazione culturale e sociale. Non è quindi detto che tutti coloro che svolgevano una attività politica nel passato dovessero per forza sporcarsi le mani superando i giusti limiti della legalità...come al contrario oggi (con faciloneria) si tende a voler asserire.

Simili insinuazioni, (tendenti a fare di tutta l'erba un fascio).. vengono puntualmente tirate fuori ad orologeria come illazioni per colpire..o per dare la sensazione di individuare qualcosa di marcio sulle figure che si affermano.. persino quando la personalità è quella moralmente integra di un uomo il nuovo Presidente della Repubblica.  

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