12 mar 2015

Il rispetto per la democrazia..

TROPPA FRETTA E POCA RIFLESSIONE

In un recente editoriale Domenico Cacopardo scrive:
"Non si deve avere paura di Renzi e delle sue riforme. La semplificazione del sistema che nel 1948 o nel 1950 avrebbe fatto rabbrividire il Paese, oggi è utile alla sua ripresa e non presenta il pericolo per la democrazia che alcuni agitano.
E poi continua ....Dimenticano, costoro, che siamo componenti dell’Unione europea e dell’eurozona e che i vincoli internazionali nei quali ci dobbiamo muovere rendono impossibile l’imporsi di una deriva autoritaria. Quello che può accadere e accadrà se Renzi non scivolerà su una delle innumerevoli bucce di banana di cui ha cosparso il proprio tragitto, è l’instaurarsi di una presidenza forte e governante, responsabile di fronte all’elettorato italiano di ciò che ha fatto, di come l’ha fatto e di ciò che non ha fatto."




Nel profondo del suo pragmatismo, Domenico, sottovaluta i risvolti di quello che io invece sottolineo come l'assolutismo di una deriva autoritaria per la definizione frettolosa e semplificativa di un falso cambiamento.
- Ma chi ha stabilito che il bicameralismo perfetto (sebbene oggi meno perfetto) studiato nel passato da politici costituzionalisti di alto valore e conoscenze, possa essere così frettolosamente messo da parte da un governo nemmeno votato dal popolo?
- Chi crede oggi di poter modificare con estrema presunzione, (affidando ad una figura da "assistente" come la Boschi.. seguita da una spavalda ed ambiziosa figura come Renzi) i principi che stabiliscono quei fondamentali pesi e contrappesi che nella storia passata hanno contribuito alla difficile costruzione della democrazia del nostro Paese?
- Chi può scommettere che il bicameralismo non sarebbe potuto essere mantenuto e modificato solo nelle sue storture poco efficienti, rendendo maggiore bilanciamento alla politica?
- ..Ed infine..chi mai può pensare che attraverso una governarnabilità dall'alto si possano stabilire le regole per costruire un vero principio di democrazia inteso come governo di un popolo?
Ma è proprio il simulato ed ipocrita cambiamento, proposto dal sindaco d'Italia Renzi, in termini di semplificazione.. che si identificherà ben presto come una vera stortura di un processo che non sposa i valori stessi che dovrebbe esprimere una democrazia.
Si! sicuramente nell'immediato vi potranno essere dati positivi che si potranno riscontrare nella semplificazione delle normative e delle leggi, voluta, come sottolinea Domenico, da una “presidenza forte e governante”, ma è sempre il principio della democrazia che viene sovvertito ed io credo.. che una reazione non potrà tardare a venire.
Non esistono eccessi di democrazia, come qualcuno vorrebbe oggi rimarcare.. come non esistono democrazie superficiali. La democrazia non può mai essere definita eccessiva o leggera. La democrazia è la democrazia! O la si rispetta o la si abbandona!
Questa è la ragione per la quale si può avere paura di figure come Renzi!
vincenzo cacopardo









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