TROPPA FRETTA E POCA RIFLESSIONE
In un recente editoriale Domenico Cacopardo scrive:
In un recente editoriale Domenico Cacopardo scrive:
"Non
si deve avere paura di Renzi e delle sue riforme. La semplificazione
del sistema che nel 1948 o nel 1950 avrebbe fatto rabbrividire il
Paese, oggi è utile alla sua ripresa e non presenta il pericolo per
la democrazia che alcuni agitano.
E poi continua ....Dimenticano, costoro, che siamo componenti dell’Unione europea e dell’eurozona e che i vincoli internazionali nei quali ci dobbiamo muovere rendono impossibile l’imporsi di una deriva autoritaria. Quello che può accadere e accadrà se Renzi non scivolerà su una delle innumerevoli bucce di banana di cui ha cosparso il proprio tragitto, è l’instaurarsi di una presidenza forte e governante, responsabile di fronte all’elettorato italiano di ciò che ha fatto, di come l’ha fatto e di ciò che non ha fatto."
E poi continua ....Dimenticano, costoro, che siamo componenti dell’Unione europea e dell’eurozona e che i vincoli internazionali nei quali ci dobbiamo muovere rendono impossibile l’imporsi di una deriva autoritaria. Quello che può accadere e accadrà se Renzi non scivolerà su una delle innumerevoli bucce di banana di cui ha cosparso il proprio tragitto, è l’instaurarsi di una presidenza forte e governante, responsabile di fronte all’elettorato italiano di ciò che ha fatto, di come l’ha fatto e di ciò che non ha fatto."
Nel profondo del suo pragmatismo,
Domenico, sottovaluta i risvolti di quello che io invece sottolineo
come l'assolutismo di una deriva autoritaria per la definizione
frettolosa e semplificativa di un falso cambiamento.
- Ma chi ha stabilito che il bicameralismo
perfetto (sebbene oggi meno perfetto) studiato nel passato da
politici costituzionalisti di alto valore e conoscenze, possa essere
così frettolosamente messo da parte da un governo nemmeno votato dal
popolo?
- Chi crede oggi di poter modificare con
estrema presunzione, (affidando ad una figura da "assistente" come la
Boschi.. seguita da una spavalda ed ambiziosa figura come Renzi) i principi che
stabiliscono quei fondamentali pesi e contrappesi che nella storia
passata hanno contribuito alla difficile costruzione della democrazia del
nostro Paese?
- Chi può scommettere che il bicameralismo
non sarebbe potuto essere mantenuto e modificato solo nelle sue
storture poco efficienti, rendendo maggiore bilanciamento alla
politica?
- ..Ed infine..chi mai può pensare che
attraverso una governarnabilità dall'alto si possano stabilire le
regole per costruire un vero principio di democrazia inteso come
governo di un popolo?
Ma è proprio il simulato ed ipocrita
cambiamento, proposto dal sindaco d'Italia Renzi, in termini di
semplificazione.. che si identificherà ben presto come una vera
stortura di un processo che non sposa i valori
stessi che dovrebbe esprimere una democrazia.
Si! sicuramente nell'immediato vi
potranno essere dati positivi che si potranno riscontrare nella
semplificazione delle normative e delle leggi, voluta, come
sottolinea Domenico, da una “presidenza forte e governante”,
ma è sempre il principio della democrazia che viene sovvertito
ed io credo.. che una reazione non potrà tardare a venire.
Non esistono eccessi di democrazia, come
qualcuno vorrebbe oggi rimarcare.. come non esistono democrazie superficiali. La democrazia non può mai
essere definita eccessiva o leggera. La democrazia è la democrazia!
O la si rispetta o la si abbandona!
Questa è la ragione per la quale si può avere paura di figure come Renzi!
vincenzo
cacopardo
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