Al
via il “quantitative easing”..tra speranze e perplessità
Parte
il “quantitative easing” voluto dal presidente della BCE Draghi.
Si tratta di 1.140 miliardi di liquidità immessi nei paesi
dell'eurozona che punta soprattutto sulla rinascita di una economia
reale ormai pesantemente schiacciata dalle manovre finanziare
avvenute in questi ultimi anni. Molto dipenderà dalle Banche e dal
potenziamento del credito verso le imprese erogando maggiori mutui.
La manovra aiuta naturalmente l' export e la moneta debole dell'euro.
Sono in molti a pensare che questa manovra potrà concedere maggiore
libertà a manovre strutturali al fine di ridurre il deficit di
bilancio degli Stati europei.
Questo
intervento intervento, insieme al calo significativo dello spread
dovrebbero garantire una migliore opportunità di quella liquidità
utile alle imprese per nuovi investimenti.Di sicuro un costo del
denaro più basso potrebbe favorire i cittadini per l'acquisto delle
case dando una spinta significativa al mercato immobiliare ormai
fermo da tempo, malgrado l'Istat indichi una piccola ripresa già
dalla fine dello scorso anno.
La
Bce.. in proposito, ha rivisto in meglio le previsioni di inflazione
per l’Eurozona, puntando su un’inflazione al 2% e cioè.. lo 0%
per quest’anno, 1,5% per il prossimo e 1,8% per il 2017.
Da questa manovra che pone un forte aiuto alla attività governativa del fortunato sindaco d'Italia Renzi, dipenderà molto la ripresa: Andando giù la moneta.. favorisce le esportazioni... aumentando anche una sostanziale competitività in seno alla eurozona, ma il problema per il nostro Paese sarà sempre quello di una politica efficiente che sappia indicare un serio sviluppo di innovazione..dirigendo, nel contempo, l'operato degli istituti di credito al fine di intraprendere l'indirizzo di quella economia reale sicuramente essenziale per un Paese come il nostro che vive prevalentemente sulla qualità e che.. su questa.. dovrà impegnarsi per una positiva crescita.
vincenzo cacopardo
Da questa manovra che pone un forte aiuto alla attività governativa del fortunato sindaco d'Italia Renzi, dipenderà molto la ripresa: Andando giù la moneta.. favorisce le esportazioni... aumentando anche una sostanziale competitività in seno alla eurozona, ma il problema per il nostro Paese sarà sempre quello di una politica efficiente che sappia indicare un serio sviluppo di innovazione..dirigendo, nel contempo, l'operato degli istituti di credito al fine di intraprendere l'indirizzo di quella economia reale sicuramente essenziale per un Paese come il nostro che vive prevalentemente sulla qualità e che.. su questa.. dovrà impegnarsi per una positiva crescita.
vincenzo cacopardo
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