di vincenzo cacopardo
Come si fa a non capire che non potra' mai essere il metodo operato dal sindaco d'Italia Renzi... l'utile approccio verso una società che dovrebbe meglio esser compresa e guidata?.. Come si fa a non percepire l'importanza di condurre un dialogo con maggiore umiltà e modestia attraverso una comunicazione più appropriata verso i temi di difficile soluzione di oggi?
Quel bisogno di esprimersi con sobrità da parte di un premier che, al contrario, non fa che usare fermezza e spocchiosa saccenteria... Se a questo aggiungiamo il peso non comune delle sue riforme proiettate verso il comando ed una governabilità quasi del tutto imposta, non c'è da star tranquilli! E' ormai da molto tempo che avvertiamo il pericolo di questa forte presunzione che supera ogni limite e, malgrado abbiamo già assistito nel passato alla guida di governi condotti da personaggi come Berlusconi (figura decisamente meno arrogante, ma pur sempre accentratrice) restiamo incollati, come in attesa di un miracolo, all'evoluzione di un nuovo profeta che pare guidare il gregge verso il miracolo. Ma miracoli non esistono in questa nostra nazione e soltanto con la pazienza..il buon senso..la ricerca e l'impegno dovuto..senza l'usuale insopportabile premura e le favole di una deviante comunicazione, si sarebbe dovuto affrontare il cambiamento in direzione di una crescita funzionale più adatta al nostro Paese.
Come si fa a non capire che non potra' mai essere il metodo operato dal sindaco d'Italia Renzi... l'utile approccio verso una società che dovrebbe meglio esser compresa e guidata?.. Come si fa a non percepire l'importanza di condurre un dialogo con maggiore umiltà e modestia attraverso una comunicazione più appropriata verso i temi di difficile soluzione di oggi?
Quel bisogno di esprimersi con sobrità da parte di un premier che, al contrario, non fa che usare fermezza e spocchiosa saccenteria... Se a questo aggiungiamo il peso non comune delle sue riforme proiettate verso il comando ed una governabilità quasi del tutto imposta, non c'è da star tranquilli! E' ormai da molto tempo che avvertiamo il pericolo di questa forte presunzione che supera ogni limite e, malgrado abbiamo già assistito nel passato alla guida di governi condotti da personaggi come Berlusconi (figura decisamente meno arrogante, ma pur sempre accentratrice) restiamo incollati, come in attesa di un miracolo, all'evoluzione di un nuovo profeta che pare guidare il gregge verso il miracolo. Ma miracoli non esistono in questa nostra nazione e soltanto con la pazienza..il buon senso..la ricerca e l'impegno dovuto..senza l'usuale insopportabile premura e le favole di una deviante comunicazione, si sarebbe dovuto affrontare il cambiamento in direzione di una crescita funzionale più adatta al nostro Paese.
-Saper
percepire l'importanza di certe riforme istituzionali capaci di far
procedere l'apparato della politica verso un utile
funzionamento - Saper comprendere che senza una giustizia efficiente
non vi potrà mai essere una base di costruzione per una vera
legalità - Capire quanta importanza oggi ha l'entità
territoriale come quella di un meridione..ormai del tutto abbandonato
da ogni utile studio per il suo naturale sviluppo - Capacità di realizzare
vere riforme innovative per lo sviluppo e la crescita di nuove
piccole aziende per prodotti e servizi di qualità - Spingersi verso formule fiscali più corrette in soccorso delle aziende - Imporsi verso un'Europa con giusto tono diplomatico e non in osservanza a formule che ci penalizzano costantemente - Progettare un futuro con il dono della semplicità e la giusta
attenzione verso una società civile che si vuole più equa e
sobriamente integrata....E si potrebbe continuare..
Ma
quello che oggi constatiamo, senza senza stupidi
pregiudizi nei confronti di chi, al contrario ci governa e si impone
con tono assai sprezzante, è l'assoluta direzione semplicistica di chi pensa che, spingendo al massimo ogni riordino in
modo deciso, pragmatico e frettoloso, si possa riscontrare un domani un risultato
utile: E' quello che oggi in tono assai convenzionale si suol
chiamare “efficientamento” ossia un
neologismo
assai di moda che vorrebbe significare il miglioramento
dell'efficienza. Ma per
ottenere un miglioramento bisogna che almeno un metodo efficiente ed una soluzione nel merito vi siano!
La direzione più giusta sarebbe stata quella di una ricerca più attenta ed utile verso un rinnovamento che avrebbe dovuto dirigerci verso una più utile funzionalità del sistema politico ed una fattiva innovazione senza una imposizione di tagli lineari..persino in termini di democrazia.
La direzione più giusta sarebbe stata quella di una ricerca più attenta ed utile verso un rinnovamento che avrebbe dovuto dirigerci verso una più utile funzionalità del sistema politico ed una fattiva innovazione senza una imposizione di tagli lineari..persino in termini di democrazia.
Forse
è difficile poter fare comprendere questi concetti a chi non guarda
in profondità la politica.. ma non v'è dubbio che oggi tutta
l'attività politica di Renzi pare muoversi verso un più che comodo dialogo di “contrapposizione” tra chi è con lui e chi,
non essendolo, rimane contrario al rinnovamento. Il premier usa
appositamente questa antitesi nel dialogo sociale attraverso una
forma comunicativa che suona quasi ricattatoria...”Chi
non è con le sue riforme è un nemico di esse e non merita di essere
considerato”.
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