20 lug 2015

i sistemi restrittivi di una fragile politica

di vincenzo cacopardo
Quello che si vorrebbe far comprendere.. a chi ritiene che il“bipartitismo” possa essere un sistema sicuro...e' il fatto che si pensa di poter costruire un percorso di rappresentanza politica stabile..senza poi  riuscire a fornire il giusto sfogo ad un sistema di compiuta democrazia. 

La domanda rimane questa: Come si può pensare di poter spaccare in due un pensiero politico..quando questo è dettato da principi che non potrebbero mai ammettere chiusure e limiti? Insomma...come dire: devi scegliere tra il nero o il bianco!...Trattandosi di principi, di cultura, di sociale e di etica..non si potrà mai evitare di riflettere: Se su alcuni pensieri si può essere d'accordo con una parte..non è detto che non si possano sposarne altri dall'altra.. 

Non esiste una verità assoluta, ma nemmeno può intimarsi una chiusura che impedisca in modo così determinato una posizione: E' proprio la netta separazione che tende ad irrigidire un modo di pensare.. che in realtà.. non dovrebbe mai rendersi inflessibile..poichè contrasta in modo netto con un utile principio di democrazia. Un sistema che.. da una parte...sembra studiato ad hoc per chi pretende di assurgere ad un fine governativo e..dall'altra..  pare adattarsi assai bene per chi vuol restare ancora succube di un tale metodo! 

Per un proporzionalista come me ..risulta improponibile ogni visione politica impostata su un simile sistema che continua a generare solo inutili contrapposizioni senza limiti: Posizioni rigide evidenziate in una serie di azioni e reazioni scatenate proprio dall'assolutismo imposto dallo stesso criterio e modo di pensare. 

Sappiamo bene che in moltissimi Paesi esistono tali sistemi inflessibili in favore di tale metodo per porre stabilità ad una governabilità al fine di farla procedere sicura e senza impedimenti, ma non si sottolineano mai i risvolti negativi che bloccano in modo deciso ogni dinamica e lo sviluppo di una politica di base che dovrebbe restare libera e più aperta: Tali regole mettono forse in luce alcuni lati positivi, ma finiscono col nascondere diverse impurità ed i grossi margini di una democrazia poco corretta.

Quando si guarda al nostro sistema di democrazia, sarebbe opportuno, dapprima, fissare l’attenzione sul momento di passaggio che questo muove in direzione di una governabilità. Un passaggio logico che, in teoria, dovrebbe vedere nelle elezioni, il vero funzionamento di costruzione di un impianto in favore dei cittadini e che, al contrario, finisce col non tener conto del loro pensiero. Se a questo aggiungiamo il metodo duro e limitativo dei sistemi bipolari e bipartitici, possiamo ben comprendere come non potrà mai completarsi in modo utile ogni progetto di democrazia intesa come "governo del popolo". Ma possiamo avere la piena convinzione di come..tali sistemi... esistono solo per la determinazione di una governabilità più comoda e sicura ...e mai edificata dal basso...Un limite sul quale pochi sono oggi disponibile e confrontarsi!

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