20 lug 2015

La crisi del sistema nella debole politica delle figure


di vincenzo cacopardo
Quello della Sicilia è l'appendice di un problema che riguarda il fenomeno del mezzogiorno ..Quello del mezzogiorno riguarda l'intero nostro Paese che ha trascurato le valide iniziative per un suo naturale sviluppo...Quello Nazionale rimane un problema ormai legato all'Europa ed alla globalizzazione...Ed infine.. quello internazionale parte da una questione di crisi di tutto il sistema mondiale.

Pensare che in Sicilia..come nella nostra Nazione... possa cambiare il percorso politico attraverso una figura, equivale a non aver ancora intuito il pericolo di quel meccanismo che ci imprigiona e che condiziona un percorso politico più sicuro e funzionale.

Quando alla Sicilia si tolgono le potenziali possibilità di sviluppo costruite sull'agricoltura ed il turismo ed all'indotto che vi gira intorno..non approntando efficienti reti di trasporto ed utili infrastrutture... e quando nell'intero Paese si viene condizionati da sistemi e parametri innaturali che bloccano l'essenziale valore sulla quale si è costruita per anni una qualità, ci si potrà scordare di essere competitivi e quindi di svilupparsi in modo consono ed adatto…La crisi è sicuramente sistemica ed andrebbe combattuta contro un criterio che blocca un naturale procedimento di crescita costruito su valori ed idee personali.. legate ad un contesto territoriale e culturale.

Le speranze di crescita restano solo un mito al di là di ogni tentativo di voler far credere ad uno sviluppo attraverso formule e formulette dettate da ogni premier che avanza le abituali proposte per fronteggiare la ripresa: Questa è in sè la vera ragione per la quale costoro possono essere identificati come i sostenitori di una politica falsa ed ipocrita. 

Se nel Mezzogiorno ..territorio più povero, ma potenzialmente ricco di naturali risorse ...occorrono precise ed adatte infrastrutture, per l'intero Paese sarebbe opportuno lottare a difesa del valore principe che lo ha fatto crescere..ossia quella particolare qualità.. unità alla naturale genialità che nel passato lo ha sempre messo in luce. Ma sia l'uno che l'altra appaiono bloccate da un processo di sviluppo che segue illogiche strade semplificative e appianate da incomprensibili parametri.

I valori..ormai del tutto trascurati.. potrebbero, al contrario, spingere ad una trasformazione dello stesso sistema che non può più identificarsi in quel meccanismo costruito su una competitività finanziaria tendente ad escludere un più naturale processo di economia reale. Il problema principale sta nel fatto che la politica non si è mai veramente interessata a regolamentare il sistema finanziario e bancario. In teoria si può affermare che una delle principali cause della povertà sia dovuta alle banche, ma ciò non sempre rispecchia la realtà, anche perché le motivazioni dei fenomeni come la povertà sono molteplici e molto più legate a cattive scelte politiche.

La politica del nostro Paese ha sempre preso la strada più breve, comoda e meno impegnativa dell’esterofilia, agganciandosi ai sistemi finanziari Americani e dei paesi più ricchi, dimenticando l’approfondimento della problematica anche in relazione al tema sociale e culturale... dimenticando il pericolo imminente di un possibile default. L’indirizzo politico degli istituti bancari del nostro Paese sembra non aver mai preso alcuna strada in proposito: Mai una economia di crescita in linea con la realtà, nessun impegno adeguato verso un intervento a favore dello sviluppo reale delle aziende.

Da qui si evidenzia la responsabilità di un sistema che deve potersi cambiare a favore ed a sostegno di una vera economia e delle esigenze di una società più equa. Ma pensare di poter cambiare ciò solo attraverso la rigenerazione di nuove figure non è sufficiente.

Al di là degli ultimi avvenimenti politici accaduti alla regione Sicilia che vedono coinvolta la figura del presidente Crocetta..i molteplici problemi che interessano la politica di questa isola sono legati al metodo attraverso il quale si procede verso un percorso politico vecchio e stantio che continua e continuerà a premiare la politica degli interessi e dei ricatti ..ma non di certo una funzionalità a beneficio della cittadinanza..Crediamo davvero che una figura diversa potrà risolvere tutto ciò ..se non si cambia il meccanismo con il quale si continua a procedere? Per la nostra Nazione..il problema rimane identico ..ed è davvero inverosimile non accorgersi di come si possa restare bloccati..senza reagire, da una visione poco attenta di un'Europa che costringe il nostro Paese a comprimere le nostre risorse qualitative per un'evidente sistema che premia interessi valutati solo per numeri.
Più che un tentativo di crescita....sembra l'epilogo di una società che pare volersi consumare in modo alquanto masochista.  

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