Ancora
una volta comincia il balletto delle consultazioni per una giunta da
rifare. Per l'ennesima volta... il determinato presidente, governatore di
una regione ormai allo sbando, pare lavorare per una politica che mira
esclusivamente a mantenere le poltrone occupate non esercitando un compito attivo per la crescita dell'isola.
Quello
di Crocetta è un vero fallimento politico ed è dimostrato dalla sua
impotenza nel saper governare.. ed ormai non vi possono più essere
dubbi su come sia rimasto impastato..nè su come non sia stato capace di imporre le opportune strategie e le figure
adatte per uno sviluppo che avrebbe dovuto vedere nella difesa del territorio e nel turismo... oltre che in più decise posizioni nei confronti del governo centrale... le strade
essenziali per promuovere l'isola anche attraverso le infrastrutture più adeguate.
Qualcuno
sostiene che per crescere occorre un cambiamento radicale che ponga
fine alla fallimentare politica di Crocetta dedita esclusivamente
alla ricerca di una maggioranza raccogliticcia..una maggioranza acquisita per opportunità e
convenienza in un quadro che vede oggi una Regione assai sottomessa
ad un governo centrale che non riesce nemmeno a comprendere
l'importanza di ciò che risulterebbe utile e proficuo riflettendosi persino a beneficio dell'intero Paese. Per
i tanti che oggi occupano gli spazi della politica regionale prevale
la salvezza della propria poltrona ed in molti sembrano essere sodali
e comodamente seduti.. esclusi da ogni percezione malsana di un
contesto sociale e di quotidiana vita che i cittadini di questa
terra continuano a subire senza intravedere alcuna speranza verso un
futuro.
Mentre i conti tracollano e la spesa sociale ed assistenziale
continua a garantire stipendi..mentre tutto affonda sotto il peso
dell'ignavia e dalla trascuratezza...pare restare in piedi solo una
casta di superburocrati sempre cara al presidente. Pur
consapevoli che le responsabilità non possono appartenere
esclusivamente al Governatore, ma anche ad una gran parte della
politica che si è accodata di continuo in un precario gioco di convenienze..non possiamo
non tener conto dell'enorme potenziale naturale esistente nel nostro
territorio ..che, se ancora abbandonato e non accudito, non potrà più rendere i giusti vantaggi all'intera isola.
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