29 ott 2015

il borioso fiorentino che detesta i gufi

di vincenzo cacopardo

Quello che non si riesce ad accettare da parte del sindaco d'Italia.. Premier del nostro Paese... è l'insopportabile antinomia costruita tra chi è con lui e chi è contrario alle sue posizioni e che viene incessantemente appellato come gufo. E cioè... che al di là di ogni possibile critica sul merito delle sue riforme e del suo incedere, si deve.. in assoluto.. vedere in positivo ogni sua scelta politica. Una attività politica che in realtà non lascia intravvedere una reale crescita se non un leggero positivo parametro sui dati del PIL (supportato in gran parte dalle manovre di Draghi del quantitative easing e da altre circostanze dovute al cambio col dollaro e l'evidente ribasso del petrolio). Ma guai a chi osa definire il suo lavoro politico assai poco utile al sociale e per niente proiettato a favore del Sud!

Una dura realtà che non ha nulla a che fare con i gufi..

Da gufo.. (come di sicuro potrei apparire).. credo che la politica di un vero statista, al di là dei parametri economici, dovrebbe soprattutto comprendere azioni che restringano le enormi differenze  tra ricchezza e povertà all'interno del suo Paese. Meno importa se un PIL cresce quando poi questa forbice aumenta in modo assai certo e quando è di tutta evidenza che non si apprestano i dovuti provvedimenti per un meridione che necessita da anni di funzionali infrastrutture: Una parte del Paese che, come già messo in evidenza diverse volte, rappresenta un valore di crescita assoluto per in resto del Paese Italia. 

Chi denuncia questa realtà può mai essere apostrofato come gufo?

Nella manovra finanziaria Renzi restituisce briciole a chi non ha e sembra considerare assai poco i pensionati.. usandoli come un bancomat per il suo governo ed è ormai chiaro come.. le sue manovre sulla finanziaria, da un lato tagliano e dall'altro prelevano... trasformando un canone Rai in un balzello estorto a forza attraverso la bolletta della luce. Una operazione vestita della più classica furbizia di stampo toscano.. Tutta la sua manovra finanziaria è dettata a favore di un suo personale vantaggio sui consensi...come lo fu per gli ottanta euro. 

Chi segnala queste discordanze può ancora essere considerato gufo?

Sarebbe più corretto ritenere questi gufi..come equilibrati esseri pensanti!...Così come sarebbe più onesto ritenere ipocrita e mentitore il nostro spocchioso Premier fiorentino che sin dall'inizio del suo ingresso a capo del governo ha stigmatizzato l'importanza di un'utile rottamazione.. come anche quella di una veloce riforma a favore dei pensionati e degli esodati.. quella in favore dei tanti conflitti d'interessi esistenti.. quella a beneficio di una rivoluzione culturale di sostegno a tutti i lavoratori..di un vero cambiamento della politica a beneficio dei più deboli..etc. Nulla di tutto ciò sembra sia avvenuto ed i suoi accordi sottobanco con le altre forze politiche hanno dimostrato l'incedere cinico e pragmatico di un premier autoritario che non ha potuto sanare quella distanza sempre più abissale tra ricchezza e povertà.

Continuare a definire gufo chi non la pensa come lui nel merito delle riforme.. significa non rendere un buon servizio alla società ed alle idee..significa protrarre antinomie e contrapposizioni ideologiche poco utili ad un vero cambiamento..ma di certo a lui stesso di sicuro convenienti. 

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