22 ott 2015

Intuito e saggezza per un vero cambiamento


Accompagnare l'ingresso.. difendendo la democrazia
di vincenzo cacopardo
Che il premier Matteo Renzi sia artefice di un mutamento..non vi è dubbio! Ma che il suo possa davvero definirsi cambiamento costruttivo.. non è per niente certo! Insomma... non può definirsi vero cambiamento in positivo quando.. entrandovi nel merito.. ci si accorge che le sue riforme sono poco conformi ad un sistema democratico che dovrebbe avere il dovere di sostenere una economia più equa a beneficio di tutti ed in direzione di una crescita innovativa. La sua determinazione può anche essere ammirevole...L' accentuata ambizione politica si scontra, però, con una costante mancanza di idee positive per la crescita, poiché basata su un pensiero che non guarda i principi supremi di una ossequiente governabilità condotta dal basso. Inoltre nel suo processo governativo si intravedono contorni privi di una ricerca più utile per un funzionale sviluppo …La sua facile parlantina comincia a proporsi troppo monocorde..ripetitiva e monotona... meno attraente che all'inizio del suo ingresso a capo del governo... per chi ha ormai capito il personaggio.

Il problema per il sindaco d'Italia rimane il fatto che pur essendosi proposto come un rottamatore del vecchio sistema...continua ad usare questo stesso terreno di scontro per il rinnovamento. Ciò potrebbe anche essere un suo modo strategico di intraprendere una pseudo-rivoluzione.. consapevole che..in altro modo.. non potrebbe ottenersi..se non attraverso le regole dell'attuale impianto: Cambiare il sistema con l'uso delle regole oggi esistenti al fine di modificare e rendere efficienti le istituzioni ed il processo economico di un Paese ormai paralizzato. Rimane comunque arduo poterlo fare con tale spocchia e supponenza...senza quella indispensabile umiltà che aiuterebbe il percorso...Ragioni che non lo vedono mai spiegare con tatto e rispetto al suo Paese quali sono i veri motivi che gli impongono un tale percorso. Tende sempre a saltare ogni riferimento nel merito di ciò che impone..persino attraverso il solito ricatto di una possibile caduta del suo esecutivo che metterbbe in seria crisi una classe politica ormai allo sbando.  Tutto questo continua a fare di lui un ipocrita risoluto in malafede. Ma sono soprattutto le poche e semplicistiche idee nel suo bagaglio che potranno porre un limite al suo cammino...

Al contrario... la politica dei 5Stelle si è costantemente mossa con una politica di contrasto al sistema..volendo rompere l'obsoleta organizzazione granitica di una politica che continua a muoversi attraverso parametri istituzionali non più consoni ad un processo di attualità. Ma anche questa operazione di rottura trova impedimenti... sia sul modo di procedere sulle proposte che non trovano soluzione su valide idee...sia nel suo eterogeneo modo di organizzare il proprio Movimento.

Il maglio di sfondamento verso la spessa porta che tiene chiuse le mura dell’antica fortezza sembra aver fatto il suo ingresso, ma il Movimento 5 stelle appare drogato da una visione troppo demagogica e dal pensiero dispotico dei suoi leaders che, nella loro concezione virtualistica della politica, impongono regole assolute all’interno del Movimento. La loro democrazia diretta.. appare, invero, assai poco antidemocratica e meno risolutiva…seppur convincente per quell’opera di sfondamento. A differenza degli israeliti che cinsero d'assedio le mura della città di Gerico e che poi crollarono, i piccoli movimenti ed i piccoli Partiti dovrebbero accompagnare l’ingresso del Movimento 5 stelle attraverso lo sfondamento della principale porta d’ingresso (evitando di distruggere le istituzioni), salvo poi staccarsene con proposte alternative valide al cambiamento.

Per adesso la vera battaglia che si dovrebbe operare è quella di accompagnare in un certo senso quest’ingresso.. evitando la dispersione delle forze che dovrebbero, unite, contrastare i principi di un bipolarismo di chiusura definitiva (vedasi legge elettorale e monocameralismo senza contrappesi). Il rischio alternativo è quello di un attacco sconclusionato del grande Movimento alle irriducibili mura…un attacco non risolutivo che potrebbe compromettere definitivamente ogni altro successivo attacco a difesa della democrazia del paese.   




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