26 ott 2015

l'esasperata autodifesa..e l'opportunismo politico

di vincenzo cacopardo
Quello che non si riesce a capire in questa storia.. che sicuramente necessita da parte degli inquirenti di una attenta analisi sulle indagini, è il fatto che il pensionato non abbia pensato di sparare in aria prima di colpire diretto al cuore il potenziale ladro disarmato. E' vero! Un pensionato dorme tranquillo con i suoi cari quando nella notte, spaventato, si accorge che degli estranei gli entrano all'interno della villa, ma la necessità di dover sparare a tutti i costi sul ragazzo anziché allarmarlo attraverso degli spari in aria..  risulta fin troppo eccessiva.

Da qui.. è più che logico che le indagini debbano seguire..ed è difficile e persino presuntuoso.. poter dare dei giudizi o prendere posizioni..prima che queste siano concluse, ma quello che risulta davvero impossibile da digerire è il fatto di mettere al centro di questa triste storia un opportunistica azione politica al fine di strumentalizzarla a propri fini propagandistici. Il teatro promosso sotto l'abitazione del pensionato con lo scopo di osannare il suo gesto supera l'inverosimile e mette di certo paura sul metodo assolutorio del comportamento di chiunque si propone per la fredda uccisione attraverso il disinvolto uso delle armi.

Nella fattispecie la questione non può essere affrontata in modo semplicistico tra chi ..a torto..ha invaso una abitazione altrui (con intenzioni mai veramente percettibili) e chi può aver ecceduto nella legittima difesa (con identiche intenzioni), poiché in ogni caso del genere.. la storia va analizzata a se..Insomma..se è vero che chi reagisce sparando non può essere cosciente delle vere intenzioni dell'invasore..è anche vero il contrario.. e cioè..  che non può davvero comprendere quanto veramente pericoloso possa essere nelle intenzioni chi entra nel suo spazio privato. 

Quindi l'indagine su come si siano veramente svolti i fatti è decisamente fondamentale prima di sollevare il caso sul piano di un insensato opportunismo politico. Chi ci dice che il ladro..una volta scoperto non abbia alzato le mani e chiesto di poter tornare indietro? Chi potrebbe in assoluto sostenere che il pensionato non abbia volutamente portato avanti la sua vendetta solo per un principio d'invasione della sua proprietà. Attualmente abbiamo una versione solo laterale affidata al pensionato di Vaprio d'Adda, nella periferia milanese.... e fa comunque assai impressione il tono freddo con il quale lo stesso pensionato, dopo aver freddato un essere umano, risponda ai giornalisti che lo intervistano, inserendosi nella circostanza in un discorso poco opportuno sulla politica nell'ambito della sicurezza. Un dialogo che appare fin troppo spinto per chi ha da poco freddato il giovane che, seppur malvivente, ha avuto la sua vita spezzata.


Infine..( non per giustificare od incolpare alcuno nel caso in questione) abbiamo una serie di sistemi di allarme sofisticati... persino telefonicamente collegati alle forze dalla polizia che costringono a mettere in fuga ladri e mascalzoni mal intenzionati. Allarmi che sono deterrenti essenziali ed oggi assai ricercati con sirene ed illuminazione improvvisa etc. Strumenti che risultano decisamente più adatti di qualsiasi detenzione di arma soprattutto per chi vive in ville isolate e non in grandi ed affolati condomini. Se il pensionato avesse avuto tale allarme invece di un'arma da fuoco..avrebbe messo in fuga gli estranei in brevissimo tempo e non sarebbe invaso da scrupoli ed eventuali sensi di colpa. Naturalmente sarebbe più utile per il nostro Paese combattere la criminalità con maggior controllo e preventivamente...Ma questa è una lunga storia sempre attuale..ma mai affrontata col giusto peso dalla classe politica che sembra preferire lasciare spazio libero all'auto difesa. 

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