16 ott 2015

Tassa Rai ad incastro: il paese è servito!


La tassa ad incastro che premia i professionisti penalizzando chi vive in soglia di povertà
di vincenzo cacopardo
"La legge di Stabilità contiene molte cose buone", Persistono i tweet del sindaco d'Italia.. per richiamare l'attenzione di quei cittadini sempre attaccati agli strumenti on line... In meno di due ore il Consiglio dei ministri porta avanti la sua legge di Stabilità. Continuano anche gli slogan sulle principali notizie in proposito: l'abolizione delle tasse sulla casa e l'aumento del tetto per l’utilizzo del contante da mille a tremila euro. Inoltre il premier, dimenticando le difficoltà di tanti pensionati e delle famiglie che vivono ai limiti della soglia di sopravvivenza, appioppa ad incastro un canone Rai nella bolletta elettrica.

E qui urge una analisi per mettere un punto chiaro su una questione che in un certo senso colpisce sempre i più deboli . Questioni che il giovane e determinato Premier non guarda mai col dovuto equilibrio e rispetto verso una gran fascia di cittadini che oggi soffre. Una analisi che contraddice in modo evidente gli slogan sull'andamento in diminuzione delle tasse.. portata avanti con la solita ipocrita comunicazione.

Sulla proposta di inserire il Canone Rai in bolletta elettrica (al di là del metodo ancora da chiarire) non si fa che penalizzare tanti poveri pensionati e tutti coloro che vivono ai limiti delle loro possibilità economiche: Se è pur vero che tanti cittadini non pagano un canone Rai (tassa tra l'altro sempre apparsa poco chiara) bisogna considerare che.. sempre più spesso.. non riescono a farlo in considerazione delle loro capacità economiche ormai ridotte al lumicino e non sempre per capriccio. Sono in tantissimi a non poterlo fare.. e non a non volerlo fare! ..Se poi consideriamo che alcune di queste risorse ( che si uniscono alle già proficue risorse provenienti dalla pubblicità) vanno ad arricchire in modo poco equilibrato, a volte persino smodato, i vari Fazio, Vespa ... presentatori di turno, manager e dirigenti, in un contesto televisivo che non pare per nulla accrescere una vera cultura, ma a descrivere.. con la consueta ipocrisia.. un sistema tra rose e fiori, il tutto non può che offrire maggiore rabbia ad una buona fascia di cittadini ormai impediti nel difendere i limiti della propria dignità.
Si arricchiscono sempre di più i vari professionisti televisivi con le lacrime ed il sangue dei tanti cittadini ai limiti di ogni possibilità di sopravvivenza!

Dove sta dunque quell'equità da parte di un governo che si professa di sinistra? Non è difficile comprendere che se da un lato si toglie in modo poco opportuno ed incoerente una tassa sulla prima casa per tutti..dall'altro..si compensa con una tassa (seppur già presente) inserendola volutamente ad incastro in una bolletta elettrica in modo altrettanto lineare.. senza considerare che 100 euro per tanti cittadini che vivono sulla soglia della povertà.. possono considerarsi una immensità . Se poi si pensa a quanto può essere di compagnia una televisione nella casa di un pensionato anziano e che tale imposta può rappresentare una possibilità di arricchimento per pochi attraverso esosi compensi, si comprende quanta poca considerazione vi è nei riguardi di una società civile che mira esclusivamente ai soliti parametri ed alla crescita di un PIL... dimenticando in modo radicale la scompensazione crescente tra ricchezza e povertà. Ma quello che è sempre contato per un governo talmente determinato è un fine che compensi in modo semplicistico e lineare i conti in una realtà economica che non guarda in faccia nessuno.




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