20 nov 2015

L'amplificata percezione di una realtà evidenziata dai network

di vincenzo cacopardo

Se l'Italia ha paura o impaurita dai possibili atti terroristici..la colpa non è certo di un premier che in questo caso continua a dimostrare molto equilibrio e posizioni da ritenere prudenti e più appropriate. La tensione è alta e si può comprendere!.... Tuttavia le parole di Renzi appaiono più convincenti ed incitano a meditare con saggezza «Dopo gli attentati di Parigi due sono i rischi opposti che non possiamo permetterci: la sottovalutazione e l'isteria».
La sicurezza del Paese rimane in primo piano..superando altri importanti temi come l'occupazione e l'inquinamento ambientale e la corruzione, il chè.. in un certo senso... aiuta lo stesso Premier nel già difficile cammino delle problematiche già esistenti che riguardano affari interni e riforme. In questo quadro si continuano a percepire ancora di più le differenze tra il nord ed il Mezzogiorno del Paese: Se sul piano della sicurezza il Sud si sente presumibilmente meno attaccabile da inverosimili atti terroristici ed, al contrario ..la capitale ed il Nord molto più vulnerabile, sul fronte del lavoro e della politica economica terriroriale, nel Mezzogiorno si percepisce di continuo la mancanza di una efficace ed utile presenza governativa.
Questo dato denota come il problema sicurezza pare oggi legato ad una società modernizzata ed un contesto che vede nelle metropoli più avanzate del Nord pagare un prezzo più alto. La cultura dei rapporti sociali e dell'integrazione non è mai stata tenuta nella giusta considerazione da chi opera anche per la crescita dei grandi agglomerati cittadini. Ma sia le azioni.. che i comportamenti nei rapporti restano i valori fondamentali su cui poggia il sostegno di ogni collettività metropolitana: La cultura, da sempre sottovalutata, avrebbe dovuto orientare i comportamenti e le azioni nei rapporti sociali. Politica e sociale, in tal senso, non possono che vedersi unite nel rapporto di uno sviluppo metropolitano ...ed, a maggior ragione, quando il fine vuole essere l'unione dei Paesi. Il processo di unificazione dell’Europa, ha finito col fare uso solo di principi regolati da una economia globale succuba di una finanza..non mettendo in evidenza le chiare problematiche dedotte delle differenze etnico culturali delle diverse comunità.

Oggi..i principali social network hanno di certo cambiato la società rendendola più consapevole... La maggiore conoscenza dei fatti trasmessa attraverso lo scambio in internet .. apre la la mente di chi prima non aveva alcuna cognizione sui fatti che accadono di continuo, una maggiore percezione della politica e del sociale sugli accadimenti internazionali e sulle guerre in atto. Indubbiamente Internet ha cambiato il mondo, la cognizione e le abitudini di tanti cittadini oggi più consapevoli. La possibilità di interagire è sicuramente fondamentale e suggerisce una diversa percezione dello stato sociale. Internet è meno manipolabile rispetto a mezzi di trasmissione come la tv e la radio. La quota di famiglie che ha un accesso ad Internet dalla propria abitazione sale dal 55,5% ad oltre il 60%, e quella che possiede un personal computer dal 59,3% al 62,8%. Il telefono cellulare..addirittura.. nel 93% delle famiglie.  Oltre 14 milioni hanno una connessione a banda larga. Ma..purtroppo le differenze territoriali sono ancora ampie ed il Mezzogiorno sembra vivere ancora isolato dal contesto di una possibile crescita in tal senso.

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