di vincenzo cacopardo
Se l'Italia ha paura o impaurita dai possibili atti terroristici..la colpa non è certo di un premier che in questo caso continua a dimostrare molto equilibrio e posizioni da ritenere prudenti e più appropriate. La tensione è alta e si può comprendere!.... Tuttavia le parole di Renzi appaiono più convincenti ed incitano a meditare con saggezza «Dopo gli attentati di Parigi due sono i rischi opposti che non possiamo permetterci: la sottovalutazione e l'isteria».
La
sicurezza del Paese rimane in primo piano..superando altri
importanti temi come l'occupazione e l'inquinamento ambientale e la
corruzione, il chè.. in un certo senso... aiuta lo stesso Premier
nel già difficile cammino delle problematiche già esistenti che
riguardano affari interni e riforme. In questo quadro si continuano
a percepire ancora di più le differenze tra il nord ed il
Mezzogiorno del Paese: Se sul piano della sicurezza il Sud si sente
presumibilmente meno attaccabile da inverosimili atti terroristici
ed, al contrario ..la capitale ed il Nord molto più vulnerabile, sul
fronte del lavoro e della politica economica terriroriale, nel
Mezzogiorno si percepisce di continuo la mancanza di una efficace ed
utile presenza governativa.
Questo
dato denota come il problema sicurezza pare oggi legato ad una
società modernizzata ed un contesto che vede nelle metropoli più
avanzate del Nord pagare un prezzo più alto.
La cultura dei rapporti sociali e dell'integrazione non è mai stata
tenuta nella giusta considerazione da chi opera anche per la crescita
dei grandi agglomerati cittadini. Ma sia le azioni.. che i
comportamenti nei rapporti restano i valori fondamentali su cui
poggia il sostegno di ogni collettività metropolitana: La cultura,
da sempre sottovalutata, avrebbe dovuto orientare i comportamenti e
le azioni nei rapporti sociali. Politica e sociale, in tal senso, non
possono che vedersi unite nel rapporto di uno sviluppo metropolitano
...ed, a maggior ragione, quando il fine vuole essere l'unione dei
Paesi. Il processo di
unificazione dell’Europa, ha finito col fare uso solo di principi
regolati da una economia globale succuba di una finanza..non mettendo
in evidenza le chiare
problematiche dedotte delle
differenze etnico culturali delle diverse comunità.
Oggi..i
principali social network
hanno di certo cambiato la società rendendola più consapevole... La
maggiore conoscenza dei fatti trasmessa attraverso lo scambio in
internet .. apre la la mente di chi prima non aveva alcuna
cognizione sui fatti che accadono di continuo, una maggiore
percezione della politica e del sociale sugli accadimenti
internazionali e sulle guerre in atto. Indubbiamente Internet ha
cambiato il mondo, la cognizione e le abitudini di tanti cittadini
oggi più consapevoli. La possibilità di interagire è sicuramente
fondamentale e suggerisce una diversa percezione dello stato sociale.
Internet è meno manipolabile rispetto a mezzi di trasmissione come
la tv e la radio. La
quota di famiglie che ha un accesso ad Internet dalla propria
abitazione sale dal 55,5% ad oltre il 60%, e quella che possiede un
personal computer dal 59,3% al 62,8%. Il telefono
cellulare..addirittura.. nel 93% delle famiglie. Oltre 14 milioni
hanno una connessione a banda larga. Ma..purtroppo
le differenze territoriali sono ancora ampie ed il Mezzogiorno sembra
vivere ancora isolato dal contesto di una possibile crescita in tal senso.
Nessun commento:
Posta un commento