Con l'ombra del nuovo "partito della Nazione"..Renzi.. in un certo senso.. non fa che formalizzare una rottura con una parte del suo Partito.. rimettendo in gioco tutti coloro che, nell'ambito della poco affidabile politica, si muovono per ricercare nuovi spazi pur di restare
attaccati alla comoda poltrona parlamentare.
attaccati alla comoda poltrona parlamentare.
Se Denis Verdini, pare aver creato un gruppo autonomo che al Senato continua a dare aiuto alla maggioranza...in NCD si rimane sospesi senza alcuna vera idea in proposito.. tranne quella di dare una mano al nuovo governo Crocetta in Sicilia garantendosi così una certa tenuta. Nel Partitino di Alfano.. che sembra ormai essere ridotto in briciole, pare viversi tanta agitazione: Se da un lato il leader, con l'ingresso nella giunta siciliana.. garantisce a Renzi una tenuta del governo in quel territorio per salvaguardarlo da una sicura vittoria del Movimento 5Stelle..da un altro lato Il ministro degli interni non riesce a digerire facilmente la politica del premier in un persistente rapporto osmotico con il Pd..Un rapporto difficile che non potrebbe continuare e che col nuovo partito della Nazione dissolverebbe del tutto NCD...
Così... mentre si pensa a riunire un po' tutti in un unico calderone per poter far muro contro il Partito di Grillo che alza di continuo l'asticella sui consensi ...sono in tanti ad affrettarsi in manovre strategiche al fine di salvaguardare la propria poltrona per tutto l'arco della legislatura. Con il progetto del Partito della nazione si creano continue manovre e si scatena anche un certo panico, di sicuro aumenta la confusione!..Vi potrebbero essere ricadute a livello nazionale o salti di qualità...dipende da come si affronterà questa nuova iniziativa. C'è chi vede in ciò una rottura netta con il passato e chi vede consolidare lo schema di un Pd a trazione centristra nel cui calderone vi sarebbe di tutto e di più...In realtà nulla di veramente nuovo..anzi..un costante dejavu! In questo quadro sembrerebbe essere ormai Milano il nuovo laboratorio politico del cosiddetto Partito della nazione.
Tutto ciò non può di certo creare tanta fiducia.. poiché nell'idea edificatrice di un simile Partito non vi è proprio nulla di esclusivo.. nè tantomeno frutto di una particolare ricerca per una politica veramente innovativa. Un disegno politico che persiste pericolosamente sul richiamo alle due grandi città messe volutamente a paragone: Adesso che si è buttata giù la politica Romana (demolita dai noti fatti del malaffare locale) si esalta una possibile politica Milanese facendola apparire come il nuovo laboratorio politico del futuro (volendo dimenticare come anch'essa sia stata colpita da altrettanti episodi di malaffare) . Questo Paese non finisce mai di stupire sulle invenzioni strategiche di nuove possibili iniziative in ambito politico che rasentano il ridicolo..
Dopo l'esaltazione delle figure..si prosegue esaltando o dileggiando le città a convenienza...dimenticando costantemente l'essenziale importanza di programmi utili proposti attraverso le valide idee.
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