...non
ancora definito nella progettualita infrastrutturale...
di vincenzo cacopardo
Sembra che Renzi...quando non trova soluzioni ed idee soddisfacenti si rifuggia nelle
consuete espressioni in inglese..Come per le riforme sul
lavoro..definite “Job's act” ..sull'annoso problema del
Mezzogiorno se ne esce con un “Masterplan”..Il suo esternare in
modo eclatante lo slang britannico...gli serve per nascondere evidenti difficoltà.
Per questo decantato “Masterplan” sembrano non mancare le risorse
(ma forse le più importanti idee congeniali) Tra Fondi strutturali (FESR
e FSE) 2014-20 pari
a 56,2 miliardi di euro,
di cui 32,2 miliardi di euro europei e 24 miliardi nazionali, cui si
aggiungono fondi di cofinanziamento regionale per 4,3 miliardi di
euro, e Fondo Sviluppo e Coesione, per il quale sono già oggi
disponibili 39
miliardi di euro sulla programmazione 2014-20,
stiamo parlando in
totale di circa 95 miliardi
di
euro a disposizione da qui al 2023 per politiche di sviluppo.
Ma
saranno tutti realmente disponibili per il sud?
Pare
vi sia la volontà di mettere in gioco nel solo 2016 investimenti per
oltre 11
miliardi di euro, di cui almeno 7 per interventi nel Mezzogiorno...
Tali risorse saranno essenziali anche per mobilitare capitali
privati, nazionali e internazionali, che vogliano cogliere le
opportunità di crescita del Mezzogiorno...In questa ottica, vista anche la possibilità di mobilitare capitali privati, non si
capiscono per nulla le perplessità sulla partecipazione alla costruzione del
Ponte!
Naturalmente la politica di Renzi ha sempre giocato sugli investimenti in genere e non si è fin'ora soffermata su un preciso piano di sviluppo studiato dal sua governo in favore di una ricerca effettiva delle infrastrutture di cui il sud necessita.. vogliamo quindi sperare che il Governo interverrà organizzando e guidando quella Cabina di RegiaStato-Regioni al fine di collocare le risorse in modo da ottimizzare le sinergie con i Fondi strutturali su programmi operativi nazionali e regionali validi.
Naturalmente la politica di Renzi ha sempre giocato sugli investimenti in genere e non si è fin'ora soffermata su un preciso piano di sviluppo studiato dal sua governo in favore di una ricerca effettiva delle infrastrutture di cui il sud necessita.. vogliamo quindi sperare che il Governo interverrà organizzando e guidando quella Cabina di RegiaStato-Regioni al fine di collocare le risorse in modo da ottimizzare le sinergie con i Fondi strutturali su programmi operativi nazionali e regionali validi.
Il
piano di intervento per il sud
potrà avere (forse) i fondi da qui al 2023... (tempi che con molta
probabilità saremo abituati a vedere allungarsi)....ma come verrano
usati? Dovrebbero essere diretti attraverso un minimo di
progettualità
e di metodologia oltre che di coesione...individuando
le necessarie infrastrutture primarie necessarie. Secondo i piani..la
Cabina di Regia.. si avvarrà del Dipartimento per le politiche di
coesione e dell’Agenzia per la coesione territoriale delle cui
strutture si sta accelerando il completamento.
Cabina
di Regia, Dipartimento e Agenzia..dovrebbero
lavorare a stretto contatto con le amministrazioni centrali e con
quelle regionali e locali per dare impulso all’azione
amministrativa e per rimuovere ostacoli procedurali e accelerare i
processi di autorizzazione. Ma qui nasce spontanea una domanda,
poiché si pone il problema di una collaborazione attiva delle
amministrazioni regionali e locali..soprattutto in concomitanza con i
pasticci che potrebbero sorgere dopo le riforme che vedono alcune
regioni reagire e determinare un vuoto politico non esattamente in
grado di offrire la giusta collaborazione...Il
problema del sud non sta solo nelle risorse, ma soprattutto nel metodo più
coerente e giusto di un progetto valido per dar vita alle essenziali
infrastrutture.
post correlato: ricerca di uno studio in favore dell mezzogiorno
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