Il 12 Dicembre, alle ore 16,00, ai Cantieri culturali della Zisa la giornata dell'accoglienza
Dall' Ufficio Speciale Immigrazione della Regione Siciliana, una giornata di apertura verso il difficile percorso dell'integrazione..una giornata dell'accoglienza che viene proposta in due fasi, e che vede nella prima una presenza delle massime autorità regionali ed esperti del settore, ma anche rappresentanti delle varie culture per discutere i temi scottanti dell' immigrazione, al fine di integrare in modo più utile e propositivo nuovi modelli di accoglienza, oltre che la disponibilità ai finanziamenti. Una seconda parte dell'evento prevederà una festa con musiche, danze e degustazione di cibi etnici.
Grazie all'Ufficio Speciale, da poco istituito e diretto da Daniela Segreto, che.. con impegno.. sembra guidare l'organizzazione di un evento più che mai opportuno per l'amministrazione regionale, ci si muove con passo deciso per esaminare in profondità il preoccupante tema dell'immigrazione in un confronto più esteso. Una manifestazione alla quale prenderanno parte altre istituzioni tra cui il Ministero dell'Interno, la Procura Generale della repubblica, lo stesso Assessorato alla Famiglia, l'Amministrazione comunale e quella aeroportuale di Palermo..oltre ad altre personalità esperte del settore.
I temi sociali sono da sempre stati affrontati in modo alquanto trascurabile dalle amministrazioni ..non tanto per l'impegno finanziario sul quale si è persino speculato, quanto per il metodo ed una garanzia organizzativa spesso sottovalutata. Con l'enorme aumento dell'immigrazione si sono subito poste questioni organizzative gigantesche che nel passato non sono state valutate in lungimiranza dal governo nazionale. Ne ha fatto le spese la nostra Regione che di colpo ha dovuto affrontare questo esodo cercando di contenerlo a fatica ed accogliendo, come ha potuto, l'enorme massa di immigrati.
Oggi si pone un indiscutibile problema di integrazione che la dirigenza dell'Ufficio Immigrazione ha sentito di prendere in mano con opportuno senso di responsabilità e immedesimazione.. proponendo la giornata dell'accoglienza. Con ciò l'Ufficio intende far comprendere come il problema dell'accoglienza non può soffermarsi solo a quello fisico ..ma proseguire in quello ancor più difficile di una integrazione che merita un diverso impegno ed un'organizzazione più logica ed intelligente...catturando l'attenzione di quella classe politica che non può più restarne assente.
Queste le parole in proposito pronunciate dall'organizzatrice dell'evento.. dottoressa Segreto -- "La società civile della regione si è sempre distinta per la capacità di accoglienza della moltitudine di immigrati, che di recente è approdata sull'isola. Le continue notizie diffuse dai Tg e dai social media, relative all'attraversamento dei migranti lungo i Balcani, ha fatto sì che si credesse risolta l'emergenza degli sbarchi in sicilia e nessuno ha parlato dei mille approdi di questi ultimissimi giorni a Lampedusa. Ma non solo, la Sicilia è terra di integrazione e multi--cultura da secoli e occorre operare una vera e propria trasformazione delle politiche, che non possono non tener conto delle norme stati in tema di accoglienza e immigrazione, stabilite nel Testo Unico - la legge Bossi-Fini - che è, a mio avviso, da rivedere, anche con l'aiuto delle regioni, come la Sicilia, che sono particolarmente investite dal fenomeno. Ricordiamo che attualmente, su diecimila minori stranieri non accompagnati presenti sull'intero territorio nazionale, 4.700 risiedono in Sicilia.
La qualità della nostra stessa vita, impatta con le contraddizioni create dalle regole imposte da ogni forma di individualismo...La nostra società non è un blocco in cui il singolo ha scarsa importanza, ma esiste essenzialmente nei rapporti tra i singoli ed in ciò deve inquadrarsi il particolare spirito di questo nostro evento. In questo pessimistico quadro che avanza, ogni problematica dell'accoglienza e dell'integrazione deve essere affrontata e vinta attraverso un impegno verso la cultura dell’equilibrio e del metodo di reciprocità.”
vincenzo cacopardo
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