di vincenzo cacopardo
Nel
vuoto dei valori quello che si ricerca è l'assoluta concretezza
dei principi..Nell'assenza di un credo ciò che primeggia è l'illusione e la presunzione! In ciò pare esservi raccolto il pensiero di una società
che procede in un cammino verso un freddo.. impersonale e
pericoloso destino: i valori vanno perdendosi laddove le figure
assolute si impongono ed incalzano privi di ogni senso morale ed umiltà. Si diventa estremi quando non si percorre la
strada della ricerca e dell'equilibrio..esaltando solo principi forti in
mancanza di idee.
La
via dell'equilibrio sembra essere stata abbandonata da tempo in ogni campo ... persino in quelle logiche economiche che avrebbero dovuto
guardare alla salvaguardia di una collettività nel suo insieme senza
estremismi di ogni sorta: L'uomo ha creato un'economia il cui
prodotto risulta vieppiù superiore alla domanda.. una iperproduzione che
ha generato un aumento dei beni senza un riscontro sul reale bisogno
ed inoltre.. tenendo sotto freno una più utile crescita reale il cui
valore oggi avrebbe assunto un'effettiva spinta per la crescita.
Un
dato di fatto è comunque certo: Il nuovo capitalismo globale
riesce ormai ad estremizzare i profitti occupando meno capitale
umano. Si perde.. quindi.. il peso di una contrattazione sul lavoro e
cresce l'emarginazione di massa. Alcuni sociologi teorizzano persino
l’avvicinarsi di quell' “era globale” con la fine di ogni Stato
nazione e quindi di ogni forma di democrazia.
La
politica sterile dei paesi occidentali.. costruita ancora
sulle vecchie ideologie di un tempo... la politica internazionale
che non ha saputo gestire le differenze tra i diversi paesi... né ha
saputo prevedere l'esodo di portata mondiale...un'iperproduzione che
ha riempito un mercato occidentale ormai saturo... principi di
corruzione ormai degenerati..Tutto ciò fa sì che nel mondo la
stessa democrazia perisca sotto una naturale reazione determinata da
un assolutismo e da un individualismo.. destinati a vincere
su tutto.
Nella vita politica la parola “democrazia” non può che essere in stretta relazione con la parola “equilibrio” per la determinazione delle scelte armoniche di una società civile. Sono in molti a pensare che lo stesso principio di democrazia ha senso solo se rimane inserito in un contesto globale.. e proprio il modo di governare presuppone l’esistenza di una società civile globale e dei rispettivi rapporti giuridici che devono rimanere validi universalmente...Non si può che essere d'accordo, ma solo l'equilibrio potrà salvare i valori di una democrazia globale!
L’equilibrio è certamente una guida importante per il nostro futuro, un futuro che guardando al progresso, possa riuscire a trovare una via di mediazione tra mercato, produzione, etica, vivere sociale e persino arte e poesia, poiché tutte queste sono esigenze di vita necessarie per qualunque comunità a cui l’essere umano appartiene.
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