Dopo
un anno orribile che al contrario il premier.. ..definisce l'anno della ripresa .. quello in
arrivo.. apre le speranze dell'intero Paese in un nuovo round: un vero
cambiamento che possa dare più sicurezza alle famiglie.
di vincenzo cacopardo
La
manipolazione mediatica del sindaco d'Italia persevera nei soliti
slogan contro i professionisti dell'impossibile cambiamento che..
invero.. sono solo coloro che con più attenzione confrontano dati e
crescita nell'intero Paese. Matteo Renzi ha sempre usato il
linguaggio della contrapposizione spinta..del contrasto antitetico
acceso, ponendo il confronto con chi non la pensa come lui, come un
pregiudizio polemico contro la sua stessa figura ed il personale
successo politico. Inganna e manipola, con
l'effetto del suo modo di comunicare, i tanti che ancora oggi non
riescono a vedere chi possa prendere il suo posto.
La
continua contrapposizione verbale gli è utile, poiché, forte di una
innata capacità dialettica, trova sempre spazio per le sue difese:
Il suo è quello che nella tecnica della comunicazione viene definito
come uno “spin” difensivo. Nel caso ( minimizzare, screditare e
distrarre)...L'uso della costruzione delle frasi
ad effetto ed il richiamo ai luoghi comuni, fanno il resto.
Il fatto è..che in questo gioco a chi è più bravo a comunicare...nulla pare cambiare in positivo!
Possiamo
ripetere a lungo che oggi la principale forza di resistenza economica
della nostra Nazione si basa soprattutto sul quantitative easing
(cioè l'acquisto di titoli di Stato da parte della Bce)
attraverso il quale vi è stato un effetto nel 2015 di un punto
percentuale di Pil. Poi la preziosa coincidenza dell'abbassamento
del petrolio che, in quanto materia prima che al Paese fa difetto,
non può che aiutarci. Per non parlare poi del cambio favorevole
dell'euro che ci permette di esportare. Potremmo ripetere mille volte
che in tutto ciò vi è assai poco una conseguenza delle riforme
volute dal governo di Renzi, ma delle più che fortunate coincidenze..Nulla
però potrà togliere dalla testa ai tanti cittadini che credono nel
menestrello Renzi che, al contrario, questo possibile effetto di uno
zero vigola in più...rimane opera sua.
Vi
è poi la scarsa considerazione su una più che evidente apertura
della forbice tra ricchezza e povertà alla quale tanti suoi seguaci non sembrano
prestare attenzione: un allargamento costante che il Premier non
pare ancora disposto a considerare con la dovuta attenzione e che
vede una incidenza della povertà aumentare nelle fascie più deboli
come quella dei pensionati.
I
dati economici positivi, presentanti dal premier Matteo Renzi sono
portati come veri successi nazionali, ma in realtà sembrano meno
brillanti di quelli degli altri Paesi europei. Alcuni..soprattutto quelli sul lavoro.. non paiono all'altezza degli
sforzi che lo stesso governo vi ha messo in questi anni sulla riforma
del Jobs Act's. La manovra della stabilità è in deficit.. e lo
stesso deficit del Paese aumenta in modo inverosimile. A differenza
delle parole del premier di qualche mese fa il PIL sembra non
andare oltre lo 0,8%. Per non parlare delle precarie ed
incomprensibili riforme sulla Costituzione e sulla legge elettorale.
Quindi, in realtà, l'anno non pare chiudersi esattamente in favore
di quella politica che Renzi ha voluto in modo assia frettoloso e
sbrigativo nella totale mancanza di un vero ed utile cambiamento.
Le poche speranze sulla crescita, oggi, sembrano inoltre infrangersi
sulle precarie future sorti delle nostre banche...Ma il vero problema del Paese è quello di non intravedere chi vi possa essere nell'ambito politico nazionale che possa prendere il suo posto..in considerazione di una politica non capace di proporre un vero cambiamento sistemico.
Nessun commento:
Posta un commento