24 dic 2015

Frasi ad effetto e luoghi comuni..per il premier degli slogan


Dopo un anno orribile che al contrario il premier.. ..definisce l'anno della ripresa .. quello in arrivo.. apre le speranze dell'intero Paese in un nuovo round: un vero cambiamento che possa dare più sicurezza alle famiglie.

di vincenzo cacopardo

La manipolazione mediatica del sindaco d'Italia persevera nei soliti slogan contro i professionisti dell'impossibile cambiamento che.. invero.. sono solo coloro che con più attenzione confrontano dati e crescita nell'intero Paese. Matteo Renzi ha sempre usato il linguaggio della contrapposizione spinta..del contrasto antitetico acceso, ponendo il confronto con chi non la pensa come lui, come un pregiudizio polemico contro la sua stessa figura ed il personale successo politico. Inganna e manipola, con l'effetto del suo modo di comunicare, i tanti che ancora oggi non riescono a vedere chi possa prendere il suo posto.

La continua contrapposizione verbale gli è utile, poiché, forte di una innata capacità dialettica, trova sempre spazio per le sue difese: Il suo è quello che nella tecnica della comunicazione viene definito come uno “spin” difensivo. Nel caso ( minimizzare, screditare e distrarre)...L'uso della costruzione delle frasi ad effetto ed il richiamo ai luoghi comuni, fanno il resto.

Il fatto è..che in questo gioco a chi è più bravo a comunicare...nulla pare cambiare in positivo! 

Possiamo ripetere a lungo che oggi la principale forza di resistenza economica della nostra Nazione si basa soprattutto sul quantitative easing (cioè l'acquisto di titoli di Stato da parte della Bce) attraverso il quale vi è stato un effetto nel 2015 di un punto percentuale di Pil. Poi la preziosa coincidenza dell'abbassamento del petrolio che, in quanto materia prima che al Paese fa difetto, non può che aiutarci. Per non parlare poi del cambio favorevole dell'euro che ci permette di esportare. Potremmo ripetere mille volte che in tutto ciò vi è assai poco una conseguenza delle riforme volute dal governo di Renzi, ma delle più che fortunate coincidenze..Nulla però potrà togliere dalla testa ai tanti cittadini che credono nel menestrello Renzi che, al contrario, questo possibile effetto di uno zero vigola in più...rimane opera sua.

Vi è poi la scarsa considerazione su una più che evidente apertura della forbice tra ricchezza e povertà alla quale tanti suoi seguaci non sembrano prestare attenzione: un allargamento costante che il Premier non pare ancora disposto a considerare con la dovuta attenzione e che vede una incidenza della povertà aumentare nelle fascie più deboli come quella dei pensionati.

I dati economici positivi, presentanti dal premier Matteo Renzi sono portati come veri successi nazionali, ma in realtà sembrano meno brillanti di quelli degli altri Paesi europei. Alcuni..soprattutto quelli sul lavoro.. non paiono all'altezza degli sforzi che lo stesso governo vi ha messo in questi anni sulla riforma del Jobs Act's. La manovra della stabilità è in deficit.. e lo stesso deficit del Paese aumenta in modo inverosimile. A differenza delle parole del premier di qualche mese fa  il PIL sembra non andare oltre lo 0,8%. Per non parlare delle precarie ed incomprensibili riforme sulla Costituzione e sulla legge elettorale. 

Quindi, in realtà, l'anno non pare chiudersi esattamente in favore di quella politica che Renzi ha voluto in modo assia frettoloso e sbrigativo nella totale mancanza di un vero ed utile cambiamento. Le poche speranze sulla crescita, oggi, sembrano inoltre infrangersi sulle precarie future sorti delle nostre banche...Ma il vero problema del Paese è quello di non intravedere  chi vi possa essere nell'ambito politico nazionale che possa prendere il suo posto..in considerazione di una politica non capace di proporre un vero cambiamento sistemico.


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