Comprensibile...persino equilibrato e saggio.. il suo atteggiamento politico per
quanto riguarda la politica Estera!
Il Premier Renzi lo specifica con
questa frase "Noi
dobbiamo annientare i terroristi, non accontentare i commentatori e la cosa di cui non abbiamo bisogno è un moltiplicarsi di reazioni
spot senza sguardo strategico.” e poi.."Tutto
possiamo permetterci tranne che una Libia bis. Davanti a Daesh
e tutte le forme di terrorismo noi siamo pronti, anche militarmente.
Se ci sarà una strategia chiara ci saremo".
In
realtà non gli si può dar torto poiché è stato già dimostrato
abbondantemente come questa strategia di stermino attraverso i
bombardamenti non potrà che portare maggiore odio e non servirà a
contribuire ad una soluzione che deve potersi affrontare con la
logica di una strategia politica ed una linea diplomatica più
attenta e studiata.
La stessa cosa non può dirsi quando si affrontano i temi dell'economia locale interna al Paese. Facile difendere l'operato della BCE di Draghi che col suo "Quantitative easing" sostiene oggi il peso di una economia europea già da parecchio in crisi. Sostiene soprattutto la nostra economia da una totale mancanza di idee di innovazione e da un piano strategico per la crescita del Mezzogiorno.
Le
continue esternazioni comunicative del sindaco d'Italia, sempre più
eclatanti e per certi versi più esplosive delle stesse deflagrazioni
provocate dai terroristi, lasciano continui dubbi, poiché
declamate con estremo vigore e non egualmente realizzate in favore di una reale crescita: Le sue trovate si fermano ai continui bonus e le solite partite degli 80 euro mensili. E' la
solita comunicazione ad effetto che poi in effetti non produce
risultati validi che il Paese attende da molto tempo. Riguardo alla
crescita interna, il premier ribadisce il +0,8% di Pil stimato
dall’Istat nella legge di stabilità (tutto ancora da vedere) Per Renzi l’Italia è forte ed il salto di qualità è in arrivo ..con la solita furbizia comunicativa fa
riferimento all’immenso patrimonio del risparmio privato ed in
misura minore, a quello degli investimenti pubblici.
Sembrano
le solite cantilene da menestrello.. quelle di un Premier che.. pur
dimostrando equilibrio nella politica estera, persevera in una politica interna
vecchia, senza misura.. e piena di difformità... Le sue riforme ..inoltre..non premiano per nulla un rafforzamento della democrazia.
Quanto
si tocca l'argomento del doppio incarico di premier e segretario del
Pd.. (che in realtà appare una delle più grandi anomalie di un Paese
che continua a non percepirne la gravità), Renzi si rifugia come
consuetudine nelle solite frasi esterofile.. inseguendo le più comode visioni di altri paesi che vivono una differente realtà politica. La
frase scontata è sempre la stessa : "ovunque il capo del
principale partito è anche leader del governo". Il premier..(ed anche altri) pare
dimenticare lo stato istituzionale e l'ordinamento di una Nazione
come la nostra dove sono imperano i soliti conflitti e le abnormi
anomalie che ne contrastano ogni possibile innovazione..
Nessun commento:
Posta un commento