Mentre in America Hillary Clinton non pare più dover sfidare alle primarie per le
presidenziali la preparata candidata Elizabeth
Warren, (professoressa di economia che molti democratici avrebbero voluto alla Casa Bianca)..la sua sfida si arricchisce di nuovi candidati come
Bernie
Sanders e Martin
O'Malley,
Tra
i repubblicani, per la monotona discesa in campo della ricca famiglia
dei Bush...vi sarà Jeb.. fratello dell'ex presidente George...nonchè
figlio del 41° presidente USA. Ma a partecipare vi sarà
amche Donald Trump (miliardario a cui fa capo un impero)..oltre ad una
serie di governatori degli Stati federati...
Non
è pensabile immaginare diversamente una campagna per le primarie in
uno Stato come quello americano dove chi è già al comando potrà
solo crescere politicamente ed ancora di più chi possiede immense
ricchezze tali da poter far fronte ad una dispendiosa campagna
elettorale.
Credo
sia difficile ormai poter immaginare nel mondo intero un possibile
cambiamento in proposito.. dato che rimane di tutta evidenza come
l'America abbia influito in questi anni del dopo guerra col suo
paradigma democratico sui tanti paesi occidentali.. affermandolo come
il vero emblema di una democrazia moderna. Ma ciò può sicuramente
essere messo in discussione persino nell'evidenza di una società
come la nostra che come principio vive sempre più in modo esterofilo
ogni progetto di sviluppo democratico.
Persino
il nuovo Movimento 5 Stelle che si richiama ad una democrazia diretta
e partecipata, esclude la possibilità più che utile di un
finanzamento pubblico, quando è di tutta evidenza (ed in questo caso
l'America insegna) che, mancando un pubblico finanziamento, i Partiti
e qualunque altra organizzazione politica, non potranno che far
fronte a quelli privati..in tal modo mettendo in crisi una equa partecipazione fondata sul libero pensiero. Il chè.. in un Paese come il nostro, dove
persevera il malcostume, si evidenzierebbero ulteriori scalate da parte di un
potere economico che sottometterebbe queste organizzazioni politiche
ad un personale comando e..quindi a propri interessi. Un Movimento
che dovrebbe cambiare questo suo pensiero in favore di regole più
utili ed equilibrate!
Rimane
perciò incomprensibile constatare come da più parti si prenda gioco
dei fondamentali principi per la edificazione di processo
democratico più corretto..facendo credere..da una parte.. che una
corretta democrazia possa espandersi senza la necessità di quelle
indispensabili risorse per trasmetterne il suo costrutto ed i bisogni.
Mentre.. da un'altra parte..si possa pensare che l'unico modo sia
quello di personalizzarne il concetto attraverso la forza di una
privata risorsa economica.
Un
finanzamento pubblico dovrebbe essere disciplinato!..Sarebbe sufficiente
condurlo con equilibrio e disporlo attraverso regole in modo equo. Ma affidarsi al
privato..sebbene attraverso regole (che..come è noto..verrebbero con
i soliti espedienti aggirate) rimane un errore che premierà
costantemente la politica di convenienza a favore dei potenti e che
non potrà mai dare risultati utili di equità e di vero sviluppo
sociale.
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