.... che potremmo definire fin troppo retorico... con evidente assenza di
passionalità ed in alcuni punti persino dilungato in questioni che
riguardano una politica pertinente al governo ..Questo è quello a cui abbiamo assistito proposto dal nostro Capo dello Stato la sera di Capodanno!...Sappiamo che per
natura il nuovo Presidente non richiama l'attenzione con la sua
comunicazione in tono basso e dimesso, ma ci si poteva aspettare di
più e con maggiore spontaneità!
Il
fatto che il Presidente non abbia nemmeno sfiorato la politica
interna e soprattutto le riforme( argomenti più a lui vicini in
qualità di garante dello Stato)..che non abbia toccato i problemi
delle banche con le conseguenze che hanno coinvolto direttamente i
già castigati cittadini del nostro Paese.. nè abbia fatto alcun riferimento ai Marò.. ha sicuramente suscitato
un po' di sorpresa.
«l'occupazione
è tornata a crescere». Quanto alla crisi, «la condizione
economica dell'Italia va migliorando, questo va sottolineato, e
anche le prospettive per il 2016 appaiono favorevoli».
Mattarella ripete in modo ritmico e cadenzato le parole di un
premier che pare non debba mai essere sfiorato da un minimo appunto:
Il quadro mette metaforicamente in evidenza un Presidente che non
intende disturbare il conducente di un treno che corre dritto verso
l'unico possibile futuro ormai imposto: «la condizione economica
dell'Italia va migliorando, questo va sottolineato, e anche le
prospettive per il 2016 appaiono favorevoli». Certo, c'è pure
qualche problema: «Il lavoro manca ancora a troppi dei nostri
giovani», i ragazzi di «alcune regioni hanno maggiori opportunità»
Al
di là dei dati economici (nei quali sembra esser messo in primo
piano il solito parametro PIL ..sottovalutando..quasi volutamente lo
spaventoso numero del debito pubblico in costante crescita sotto il
governo Renzi), avrei sperato in un discorso diverso da parte del
Capo dello Stato. Una argomentazione più approfondita sulle enormi
disuguaglianze che andrebbero poste con maggiore evidenza..
Squilibri che vanno sempre più allargandosi tra ricchezza e
povertà..Parole più efficaci in favore di un bisogno di equità
sociale e maggiore considerazione sull' argomento appena sfiorato
del mezzogiorno: Terra che gli appartiene poiché gli ha dato i
natali..e che oggi appare abbandonata da ogni piano strategico per
la crescita.
Il
nostro Presidente Mattarella è sicuramente una persona per bene ..ma
a mio modesto parere( che in sé.. forse.. vale assai poco) non ha
messo il punto su ciò che dovrebbe computare il suo ruolo di
avallante.. e cioè quello relativo alle riforme costituzionali
sulle quali non sembra mai essere intervenuto. Il suo ruolo (più di
garante che di arbitro) dovrebbe spingersi ad analizzare con maggior
attenzione i principi che definiscono tali riforme, non omettendo il
necessario bisogno di salvaguardare i valori di una democrazia.
Nemmeno una parola..non un pensiero ..neanche un piccolo concetto fino ad oggi.. è uscito nel merito delle riforme costituzionali dalla sua bocca. Eppure.. è di tutta evidenza che lo stravolgimento dei principi costituionali esiste! E' indiscutibile che la centralità del Parlamento non determina più la sua vera fondamentale funzione ed ogni azione governativa finisce sempre col prevalere e condizionare pragmaticamente su ogni indispensabile percorso politico parlamentare..Credo..perciò.. che in questo terreno sia indispensabile un ruolo di vero garante da parte del nostro Capo dello Stato..o..almeno una sua opinione nel metodo.
Non
può di certo meravigliare il fatto che Matteo Renzi abbia potuto
apprezzare il discorso presidenziale e che con la solita supponenza
abbia espresso un giudizio in nome del popolo. «Un messaggio
bello, che è arrivato al cuore degli italiani, pieno in ogni sua
parte di amore per il nostro Paese». Il suo opportunismo accompagnato dalla ormai conosciuta manipolazione comunicativa,
continua ad infierire ed a confondere quella gran parte della società
resasi purtroppo remissiva!
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