2 gen 2016

Matteo Renzi: emblema della vanità..



i profusi selfie di un premier vanaglorioso
di vincenzo cacopardo

Potrebbero sbagliarsi tutti coloro i quali pensano ancora che con la sola forza di un determinato pragmatismo e con la prosopopea sempre dimostrata dal sindaco d'Italia.. si potrebbe raggiungere un utile risultato. La questione non è proprio quella che: “in fondo...a differenza di altri.. ci ha provato!”..come molti hanno continuato a ripetere! L'argomento politico si è sempre presentato delicato e sarebbe stato necessario affrontarlo con molta più umiltà e maggiore deferenza nei riguardi dei cittadini. Più sensibilità nei riguardi dei principi stessi della democrazia..meno forzature contrapposte...maggiore delicatezza nei riguardi dei principi di egualità ed equità..meno appariscenza, insomma...meno selfie ed abbracci e più impegno verso l'innovazione e le idee.

Non si trattava solo di rimanere estranei al rito stantio dei partiti del passato, ma di operare con meno fretta e semplificazione, poiché la logica del solo pragmatismo non potrà mai essere vincente anche se integrativa alle idee: Nel caso di Renzi..quelle poche idee sembrano aver fatto acqua. E' da almeno due anni che il mio Forum ..anche attraverso il collaborativo scambio con il pensiero di altri, ha messo in serio dubbio l'operato fin troppo arrogante e presuntuoso percorso dal giovane premier.

Dov'è si è evidenziata quella sensibilità che doveva guidare un premier con maggior modestia e con più impegno da statista nel dialogo con gli altri Partiti? Tutto ciò che Renzi ha fatto è stato per lo più suggerito dalle forze politiche ed economiche europee.. non dimostrando alcun vero rispetto per la cultura, il pensiero ed il mondo imprenditoriale del nostro Paese. ..Solo adesso ..in gran ritardo..prova a muoversi contro alcune forze europee, avendo intuito i malumori e le voci insoddisfatte del suo Paese. Fino a prima si è solo adattato ad un sistema globale senza il minimo sforzo di fornire un contributo di cambiamento che avrebbe potuto rendere allo stesso sistema un barlume di innovazione

La sua semplificazione non è mai stata innovazione!...Eppure siamo il Paese delle idee..siamo definiti i più grandi creatori... dovremmo dettare concetti qualitativi eccellenti.. più che presunzione e pragmatismo. Adesso che siamo alla prova dei fatti saltano in evidenza le crepature di un processo di falso cambiamento da lui voluto ed imposto anche per mancanza di altre figure politiche più capaci.

Più che i molti a sperarci ..sono stati in troppi costretti a fare affidamento su una figura che si è mossa con gran capacità di comunicazione.. e con una dose abbondante di “paraculismo” che ha finito anch'essa con lo stancare. Strano che in tanti non l'abbiano intuito prima.. quanto avrebbe potuto nuocere alla politica una personalità talmente ambiziosa quanto poco rispettosa di un processo si cambiamento che avrebbe dovuto sostenersi con maggior sensibilità: Un finale che pare scorgersi.. e che ancora deve vedere un "verso" nel suo epilogo.

Non è esponendosi al machiavellico pensiero od ai ripetuti selfie.. che oggi si possono affrontare le enormi questioni riguardanti la politica sociale del Paese, né con la retorica sterile della rottamazione, ma forse con maggior platonica visione verso le congetture, le idee e le analisi... Non sempre potrà esservi quel fine sereno che giustifica i mezzi! Oggi la politica tende a muoversi di frequente e con prepotenza, in questa comune e semplificativa logica, mortificandosi nell‘uso dei mezzi più disperati ed assurdi e Renzi ne rappresenta ancora l'emblema.




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