La definizione della legge sulle unioni civili pone oggi tante perplessità..ma anche
retaggi di sciocchi pregiudizi...Se ancora qualche cattolico assai
clericale ed un po' pedante rimane bloccato sulla visione negativa di
chi potrebbe essere un buon genitore legale..anche se non
biologico..lo si potrebbe facilmente smentire attraverso la storia
del Vangelo..
Questi ferventi credenti potranno riflettere su un fatto che li lega alla loro
stessa fede:. Qualcosa che di analogo successe poco più di 2000
anni fa...quando Giuseppe di Nazareth, un falegname poco
conosciuto, divenne inaspettatamente genitore legale del figlio pur
non essendone il padre naturale... Giuseppe se ne prese cura
indipendentemente e forse anche con una particolare amorevolezza,
tanto da essere stato più che adorato dagli stessi cattolici e tutta
la Chiesa cristiana.
Ma il tema dell'unione civile rimane di certo legato al naturale processo
di crescita della società ed è di tutta evidenza il fatto che ormai
dobbiamo abituarci a rispettare i sentimenti e le passioni altrui
purchè non vi siano lesioni nei confronti di terzi. Il rapporto
d'amore uomo-uomo..come quello donna-donna..rimangono forse dei
misteri ancora da esplorare e forse la stessa società che ha imposto la sua morale non né ha saputo trarre con attenzione una ragione. Ci si
domanda però se il matrimonio dovrebbe rimanere separato da una
semplice unione legale..e se il rito.. rimanendo civile.. e quindi..non entrando nella
liturgia della Chiesa, possa essere impedito..Potrà forse non avere nulla a che fare con la stessa
etimologia della parola, ma quello che conta sono i diritti ed il
rispetto che si deve per chi si ama e si vuole bene.
Tuttavia il problema di queste unioni rimane molto più complicato di quello che
appare se si entra nella sfera diversa delle adozioni..poiché si
aprono confini enormi e problematiche assai più complesse sul tema.
Nell'unione tra due sessi uguali il problema dell'adozione lascia
molti dubbi..in quanto si tocca la sfera intima di colui che viene
adottato.. incidendo con forza sull'innocenza e le sue scelte
personali (un figlio adottato o messo al mondo secondo sistemi
diversi): Ricordiamoci che ambedue le coppie (femminili o maschili)
avrebbero la possibilità di mettere alla luce un figlio...l'uno
attraverso l'utero in affitto- le altre attraverso un seme diverso.Le circistanze sul tema restano..quindi.. svariate.
Difficile
prendere una decisione in proposito, ma è certo che questo è il
vero punto focale del problema...un punto che assume una connotazione molto
diversa. Per evitare di divenire bloccati su una posizione
assoluta... dobbiamo almeno avere l'equilibrio e la saggezza di
porci il dubbio se la figura adottata...
(inconsapevole)..potrebbe avere una crescita sana, come al contrario,
una meno sana. Chi può stabilire quale può essere la reazione di
coloro che non potranno ancora avere una reale certezza sulla propria
natura?. Chi deve difendere la loro natura ed i loro diritti? Credo che nel dubbio bisognerebbe soprassedere sulle
adozioni da affidare alle coppie sessualmente simili... lasciando di
certo libero il desiderio di chi.. al contrario (consapevole).. vuole unirsi
civilmente con un suo simile...o una sua simile.
A
differenza di tanti che pensano di avere la verità in mano..credo
sia davvero complicato operare scelte per la giusta strada in
proposito. ..Queste problematiche rappresentano quindi una serie di
confini sulle decisioni che una legge dovrebbe (non con semplicità)
stabilire.L'argomento, a differenza di come si affronta e spesso si vuol far credere ..è di difficilissima decisione!
Le difficoltà sulle scelte non sembrano comunque poter escludere un referendum popolare!
Le difficoltà sulle scelte non sembrano comunque poter escludere un referendum popolare!
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